Si sono sparigliate le carte, ancora una volta, in questa lunga partita per la formazione del nuovo governo giallorosso. La proposta di Dario Franceschini (appoggiato da Nicola Zingaretti) di eliminare i due vicepremier, mette in gioco anche Luigi Di Maio per una poltrona di peso: per il capo politico del M5s prima si era pensato alla Difesa ma questo ministero (dove potrebbe rimanere Elisabetta Trenta o arrivare il dem Lorenzo Guerini) assicura poca visibilità a un leader e, sta prendendo piede la possibilità un Di Maio ministro degli Esteri. Altra casella strategica è quella del sottosegretario alla presidenza del Consiglio: Nicola Zingaretti spinge per la sua vice Paola De Micheli, ma Conte vorrebbe al suo fianco il Cinquestelle Vincenzo Spadafora. Mentre nella partita del Viminale, prende sempre più quota il nome di una donna: il prefetto di prima classe Luciana Lamorgese, già capo di gabinetto di Angelino Alfano e per alcuni mesi anche di Marco Minniti, avrebbe il gradimento del Quirinale e della macchina del ministero dell' Interno che conosce assai bene.
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