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Elezioni, Paolo Gentiloni: "Sfida a tre, Pd può essere il primo partito"

"Io spero che lʼItalia non giochi il ʼrischiatuttoʼ con forze che non sanno governare il Paese", afferma il presidente del Consiglio

Elezioni, Paolo Gentiloni:
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"Penso che per rispetto agli elettori dobbiamo dire intanto che c'è una sfida il 4 marzo molto importante: ci sono tre blocchi principali, il centrosinistra di governo, il centrodestra e il M5s.

Penso sia rilevante quello che gli elettori decideranno". Lo dice il premier Paolo Gentiloni facendo un'analisi di voto. "Il centrosinistra può essere la coalizione vincente, il Pd il primo partito, sulla base di quello che siamo e quello che abbiamo fatto".

Intervistato a "Che tempo che fa", il presidente del Consiglio spiega che "io ho un impegno che finisce con le elezioni. Sono rispettoso con il Parlamento e i cittadini e bisogna dare alle elezioni il peso giusto. Se pensiamo che le elezioni sono un adempimento e poi continua come prima, non faremo un servizio alla democrazia. Le elezioni sono importantissime, ogni cittadino può dire la sua, e le elezioni determineranno chi governerà, non l'inerzia o un'alchimia".

"Spero Paese non scelga 'rischiatutto'" - "Io insisto che per rispetto agli elettori bisogna dire 'avete una scelta nelle vostre mani' - afferma Gentiloni -. Se gli diciamo che la scelta è di altri dopo le urne, non facciamo bene alla democrazia. Ci sono tre opzioni sul tavolo, ciascuno può scegliere, e ciascun blocco in teoria può avere la maggioranza. Io spero che l'Italia non giochi il 'rischiatutto' con forze che non sanno governare il Paese. Penso che centrosinistra abbia dimostrato di saper governare"

"Far pagare meno il canone Rai" - Sul canone Rai, Gentiloni dichiara: "Se riusciamo a far pagare di meno i cittadini per il servizio pubblico può essere anche una cosa positiva. Mi pare sia stata questa la proposta fatta alla fine dal segretario del Pd". "Io ad esempio concentrerei il pagare di meno su alcune famiglie e fasce più disagiate: ci sono 150-200mila i nuclei esentati, si potrebbe allargare. Sarebbe utile e molto importante", chiarisce.

"Il premier lo deciderà Mattarella" - "Credo che il Pd possa essere il primo partito. Se succede questo credo che ci sarà una certa fiducia nella governabilità di questo Paese", ribadisce. Sul futuro premier, aggiunge: "Chi sarà il presidente del Consiglio lo deciderà il presidente della Repubblica e ne discuterà il Parlamento". "Il Pd ha la squadra più credibile - poi sottolinea -. Non credo che nessuno degli altri partiti politici possa avere un'altra squadra di governo minimamente comparabile a quello del Pd. Sarà spocchioso un po', ma è così".

"Ius soli, l'opinione pubblica non è ancora pronta" - "Certo che è il tempo, il che non toglie che non sia una questione controversa, perché una parte dell'opinione pubblica considera lo ius soli parente degli sbarchi e non parente dei bambini che frequentano scuole e palestre dei loro figli. Se la considera in questo modo, però, c'è spazio", continua Gentiloni a "Che tempo che fa" rispondendo alla domanda se nei prossimi anni sarà il tempo per l'approvazione dello ius soli. "Io sono parlamentare da tanti anni - afferma - e da allora si discuteva di unioni civile e biotestamento. Il fatto che si sia riusciti a fare queste due leggi è una medaglia per il governo". Quanto allo ius soli "non siamo riusciti a farla per una banalità: non avevamo i numeri in Senato. Purtroppo in politica è così: se non hai i numeri non ce la fai".

"Governare legalmente l'immigrazione" - Sull'immigrazione "abbiamo dimostrato che si può passare da un modello criminale ad uno legale. Perche' deve essere chiaro che noi l'immigrazione non la chiuderemo nei prossimi anni. A proposito di festival delle illusioni, che facciamo? Costruiamo un muro di 8mila chilometri intorno all'Italia? A parte che non si può fare, sarebbe anche sbagliato. Occorre trasformare un business criminale in uno gestito bene perché l'immigrazione fa bene alla nostra economia", conclude.