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Dl dignità: dalla lotta al precariato alle sanzioni per le aziende che ricevono aiuti di Stato e delocalizzano

Ecco tutti i punti salienti della bozza del primo provvedimento del governo Conte fortemente voluto dal vicepremier Luigi Di Maio

Dl dignità: dalla lotta al precariato alle sanzioni per le aziende che ricevono aiuti di Stato e delocalizzano - foto 1
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Spingere le assunzioni a tempo indeterminato con limiti per i contratti a termine, multe alle imprese che incassano aiuti di Stato e poi delocalizzano.

Bando totale alla pubblicità di giochi e scommesse per contrastare il gioco d'azzardo. E un primo pacchetto di semplificazioni fiscali con il rinvio dell'obbligo della fatturazione elettronica per benzinai. Prende forma il decreto dignità, il primo provvedimento del governo Conte, annunciato da Di Maio.

CONTRATTI A TERMINE PIU' CARI, TETTO 4 PROROGHE - Il limite massimo resta di 36 mesi ma ogni rinnovo a partire dal secondo avrà un costo contributivo crescente dello 0,5%. Ridotte anche le proroghe, che non potranno essere più di 4 (oggi 5). Viene anche aumentato a 270 giorni il termine per impugnarlo.

TORNANO CAUSALI, ANCHE SOMMINISTRAZIONE IN TETTO 20% - Esigenze temporanee e oggettive, connesse a incrementi temporanei, significativi e non programmabili, o relative a picchi di attività stagionali saranno le tre tipologie di causali per giustificare il contratto a termine, da indicare al primo rinnovo o per quelli oltre i 12 mesi. Anche i contratti in somministrazione andranno conteggiati nel limite del 20% previsto per contingentare le assunzioni a termine.

A CHI DELOCALIZZA MULTE DA 2 A 4 VOLTE I BENEFICI - Alle aziende che hanno ricevuto aiuti di Stato che delocalizzano le attività prima che siano trascorsi dieci anni arriveranno sanzioni da 2 a 4 volte il beneficio ricevuto. Previsto anche che lo stesso beneficio venga restituito con gli interessi maggiorati fino a 5 punti percentuali. Andra' recuperato, con un meccanismo di 'recapture', anche l'iperammortamento in caso di delocalizzazione o cessione degli investimenti.

TUTELA OCCUPAZIONE CON AIUTI DI STATO - Nel caso la concessione di aiuti di Stato preveda una valutazione dell'impatto occupazionale, i benefici vengono revocati in tutto o in parte a chi riduca "i livelli occupazionali degli addetti all'unità produttiva o all'attività interessata dall'aiuto nei dieci anni successivi alla data di conclusione dell'iniziativa".

STOP PUBBLICITA' GIOCHI, MULTE DA 50MILA EURO - Stop totale agli spot sul gioco d'azzardo, che dal 2019 scatterà anche per le sponsorizzazioni e "tutte le forme di comunicazione" comprese "citazioni visive ed acustiche e la sovraimpressione del nome, marchio, simboli". A chi non rispetterà il divieto arriverà una sanzione del 5% del valore della sponsorizzazione o della pubblicità", con un "importo minimo di 50.000 euro". Gli incassi andranno al fondo per il contrasto al gioco d'azzardo patologico. Restano le sanzioni da 100mila a 500mila euro per chi viola il divieto durante spettacoli dedicati ai minori.

DOPPIO BINARIO BENZINAI, SPESOMETRO CUMULATO A FINE ANNO - Nel pacchetto fiscale previsto il rinvio al 1 gennaio 2019 dell'obbligo di fattura elettronica per l'acquisto di carburanti da parte delle partite Iva, che potranno mantenere fino a fine anno anche la carta carburante. La misura dovrebbe valere solo per la vendita al dettaglio e non per tutta la filiera (con un costo stimato tra i 30 e i 50 milioni di euro). Tra i correttivi allo split payment possibile lo stop per i professionisti (circa 35 milioni) e una accelerazione dei tempi dei rimborsi Iva. Prevista anche l'abolizione del redditometro, visto l'uso "davvero limitato" dello strumento, e un rinvio al 31 dicembre dell'invio cumulato dei dati dello spesometro (la prossima scadenza sarebbe settembre).