Intesa di governo

Ucraina, approvato in Cdm il decreto con la nuova formula: diventa aiuti per la difesa e non militari

Nel testo, si legge non solo l'invio di armi ma anche gli aiuti per i civili e per la ricostruzione

29 Dic 2025 - 16:47
 © salvini meloni

© salvini meloni

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto che contiene la proroga degli aiuti all'Ucraina. Per evitare nuovi scontri, dopo un confronto serrato all'interno della maggioranza, il testo è arrivato sul tavolo del Cdm con alcune modifiche condivise. L'intesa politica è stata confermata dal ministro della Difesa Guido Crosetto. La nuova formulazione del provvedimento prevede un riferimento esplicito non solo agli aiuti militari, ma anche a quelli destinati alla popolazione civile. Una scelta che, secondo fonti della maggioranza, ha un valore sia lessicale sia operativo: accanto ai pacchetti di armamenti vengono inseriti interventi civili legati alla logistica, alla sanità e alla ricostruzione delle infrastrutture elettriche.

La Lega: "Puntare sulla difesa"

 La Lega nei giorni scorsi ha mantenuto un pressing costante su Palazzo Chigi, cavalcando anche il tema della corruzione in Ucraina perché dimostra sempre più quanto sia fondamentale che i soldi degli italiani vengano impiegati per aiutare la popolazione stremata e non per accrescere il potere di qualche politico corrotto, rimarcano i parlamentari del partito di via Bellerio. "Più che mandare armi per attaccare e distruggere, si deve puntare sulla strategia difensiva, sulla logistica, su come proteggere i civili, come scaldarli, curarli", è il pensiero del Carroccio. Un ragionamento rafforzato dalle mosse pubbliche di Matteo Salvini, sceso in campo direttamente nelle ore che hanno preceduto l'intesa con Palazzo Chigi ponendo dei paletti precisi al decreto.

Meloni: "Mantenere unità di vedute in Europa"

 Una presa di posizione a cui la premier sembra abbia risposto, sia pur indirettamente, nel commentare l'esito della call di sabato scorso con gli alleati europei sul tema Ucraina: "Mai come in questo momento, è necessario mantenere l'unità di vedute tra partner europei, Ucraina e Stati Uniti per porre fine a quasi quattro anni di conflitto. Solo attraverso questa solida unità di vedute la Russia può essere posta di fronte alle proprie responsabilità e spinta a dimostrare una reale disponibilità a sedere al tavolo dei negoziati"

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