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Decreto Recovery, nella bozza anche misure per turismo e borse di studio

Mercoledì in Cdm il testo con le norme per accelerare il Pnrr

cdm draghi
Ansa

Dall'ecobonus per gli alberghi, alle misure per implementare borse di studio e alloggi per gli studenti universitari: sono alcune delle misure contenute nella bozza del decreto Recovery che dovrebbe arrivare mercoledì in Consiglio dei ministri. Il provvedimento punta ad accelerare investimenti e riforme previste dal Pnrr. Tra i 42 articoli della bozza anche un "fondo per la Repubblica digitale" e la spinta alla rigenerazione urbana dai Comuni.

Previste anche la revisione della normativa antimafia per mantenere i controlli ma evitare che si blocchino i cantieri, e norme per agevolare il passaggio dei professionisti alla Pa per supportare la realizzazione del Piano.

 

 

Nasce il fondo per la Repubblica digitale

Il documento prevede l'istituzione, in via sperimentale fino al 2026, del fondo per la Repubblica digitale. Alimentato dai versamenti effettuati da una serie di fondazioni che potranno a loro volta usufruire del credito di imposta, pari al 65% nel 2022 e nel 2023 e al 75% gli altri anni, ha l'obiettivo di sostenere i progetti rivolti alla formazione e all'inclusione digitale, in linea con le richieste Ue. Le risorse sono pari a 4,27 milioni di euro per l'anno 2022, 70 milioni per il 2023, altrettanti per il 2024 e il 2025, e 35 per il 2026.

 

Più alloggi per gli studenti, anche con demolizioni

 Per ampliare l'offerta degli alloggi per gli studenti universitari, si legge nella bozza, "sono promosse prioritariamente la ristrutturazione, la trasformazione, anche attraverso interventi di demolizione e ricostruzione, e l'acquisto di strutture ed immobili esistenti con la finalità di perseguire elevati standard ambientali nella costruzione e nella gestione degli interventi".

 

Lotta al degrado delle città Due miliardi e mezzo contro il degrado delle città dal 2022 al 2026. E' lo stanziamento che ora grazie al decreto dovrebbe essere messo a disposizione delle città metropolitane per "favorire una migliore inclusione sociale". L'obiettivo è quello di ridurre "l'emarginazione e le situazioni di degrado sociale, promuovere la rigenerazione urbana attraverso il recupero, la ristrutturazione e la  rifunzionalizzazione ecosostenibile delle strutture edilizie e delle aree pubbliche, nonché sostenere progetti legati alle smart cities". 

 

Nella bozza compaiono norme sulla gestione commissariale di Bagnoli e per Taranto, ma anche per il potenziamento del commissario unico alle bonifiche delle discariche abusive. Arriva poi una proroga per la commissione consultiva tecnico-scientifica e per il comitato prezzi dell'Aifa, nelle more della loro riorganizzazione. Nel decreto infine un pacchetto di norme per garantire gli investimenti rafforzando allo stesso tempo il sistema di prevenzione antimafia.

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