Coronavirus, Conte: "Mai autorizzato la riapertura delle discoteche" | Sul Mes: "Indebitamento superfluo per ora"
Il presidente del Consiglio ha spiegato che sono state alcune Regioni ad aver adottato protocolli sanitari ritenendoli compatibili con la riapertura

Il governo "non ha mai autorizzato l'apertura delle discoteche". Lo ha detto Giuseppe Conte, precisando: "Abbiamo sempre ritenuto impensabile che in una discoteca si possano mantenere distanze e indossare le mascherine. Alcune Regioni, tuttavia, hanno voluto adottare protocolli sanitari ritenendoli compatibili con la riapertura". Il premier ha poi frenato sul Mes, confidando "che i flussi di cassa rendano superfluo quest'ulteriore indebitamento".
In un'intervista a Il Fatto Quotidiano, il presidente del Consiglio ha sottolineato come Palazzo Chigi "abbia lasciato fare per alcuni giorni, ma quando abbiamo constatato che la curva epidemiologica rischiava di risalire siamo intervenuti e in Conferenza delle Regioni abbiamo, ancora una volta, dato tutti prova di grande collaborazione, convincendo anche i presidenti regionali più riluttanti a disporre la chiusura. Con l'occasione, abbiamo garantito un intervento di sostegno finanziario per tutti gli operatori del settore".
Giuseppe Conte ha poi frenato sul Mes. Alle rinnovate pressioni del Partito democratico sul tema, il premier ha replicato: "Ricordo che si tratta pur sempre di soldi presi a prestito. Confido che i flussi di cassa rendano superfluo quest'ulteriore indebitamento, anche in considerazione dei fondi del piano Sure già attivato e del Recovery Fund". "Se mai il quadro di finanza pubblica imponesse valutazioni differenti - ha aggiunto - state pur certi che andremo in Parlamento e ne discuteremo in piena trasparenza".
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