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Congresso, Salvini battezza la nuova Lega: "Inizia il rilancio dell'Italia" | Via libera al nuovo statuto

Il Carroccio si riunisce a Milano per modificare la "carta" federale del movimento fondato da Umberto Bossi nel febbraio 1991. Il leader sul caso Gregoretti: "Autodenunciamoci"

Congresso della Lega, Salvini: "Oggi inizia il rilancio dell'Italia" 

La Lega cambia pelle e passa da movimento indipendentista a partito nazionale.

Ci vogliono più di due ore perché i 500 delegati del Carroccio, riuniti all'Hotel Da Vinci a Milano, approvino all'unanimità e per alzata di mano il nuovo statuto, che modifica quello federale del movimento fondato da Umberto Bossi nel 1991 raccogliendo le forze autonomiste dell'epoca. Il congresso lampo, però, non è stato "il funerale della Lega", ma "l'inizio di un bellissimo percorso, il battesimo di un movimento che ha l'ambizione di rilanciare l'Italia nel mondo", assicura il segretario Matteo Salvini.

Sei anni fa Lega intorno al 3% - Si conclude così la transizione in chiave sovranista del Carroccio, iniziata da Salvini nel 2013. "Quando ho cominciato questo percorso sei anni fa con la Lega al 3% non avrei mai immaginato di avere l'onore e la fortuna di rappresentare il primo partito di questo Paese e la speranza per milioni di italiani", afferma il leader leghista che sottolinea come il movimento per crescere ancora debba essere "snello" ma abbia anche bisogno "di aprirsi con intelligenza" a energie fresche. "Non ci fermeranno", assicura il segretario, arrivato all'appuntamento con un presepe in mano donato da artigiani campani.

 

Dal 1984 a oggi, tutti i numeri della Lega da Bossi a Maroni, fino a Salvini

 

Alla Lega Nord la grana dei 49 milioni Il Carroccio, dunque, si aggiorna. Il movimento creato da Umberto Bossi, però, non viene archiviato del tutto: continuerà a far fronte alle pendenze relative alla restituzione dei 49 milioni di euro di rimborsi elettorali che la magistratura ha ritenuto irregolari. In parallelo, però, correrà il destino politico della "nuova" Lega per Salvini premier, che ha debuttato due anni fa. Tra le novità principali dello statuto aggiornato, proprio la possibilità per i militanti di avere la "doppia tessera", finora esclusa per gli iscritti alla Lega. Bossi manterrà la carica di "presidente Federale a vita" e nell'articolo 1 rimane la parola "Padania". Nessun cambio à previsto per il simbolo con Alberto da Giussano né per la sede, che resta in via Bellerio a Milano. Quanto all'azzeramento non sarà automatico delle altre cariche, compresa quella di segretario federale oggi ricoperta da Salvini, e spetterà al prossimo congresso pronunciarsi.

 

Standing ovation per Bossi La nuova Lega è stata tenuta a battesimo anche dal fondatore Umberto Bossi, che è arrivato in carrozzina ed è stato accolto da una standing ovation. "Col c. che facciamo il funerale al Carroccio", tuona il vecchio guerriero padano che mostra il dito medio. Rivolto alla platea, il Senatur dà la sua benedizione alla trasformazione del partito, ma precisa che sono i "vecchi leghisti" a concedere il via libera al cambiamento, non certo Salvini a imporlo. "Salvini non può imporci un c... - tuona - lo diciamo con franchezza. Le cose imposte non funzionano. Se vuole il simbolo" dell'Alberto da Giussano, che tecnicamente è di proprietà del consiglio federale, "raccolga le firme".

 

Il fondatore: "Non sottovalutare le Sardine" Per Bossi, inoltre, la Lega è "un partito identitario", nato grazie a una forte spinta sociale contro il Palazzo. La stessa che caratterizza le Sardine, che hanno animato un flash mob a poca distanza dalla sala dove si svolge l'assemblea. "Le Sardine - dice Bossi - non vanno sottovalutate. Sono una operazione intelligente. Non diventeranno un partito, il partito c'è già e si chiama Pd". Prima di lasciare il congresso, Bossi si accomiata con un lungo abbraccio da Salvini ma non abbassa la guardia. "Con Salvini la Lega mi sembra al sicuro - dice - ma se qualcosa non va interveniamo".

 

Gregoretti, Salvini: "Grillo e Di Maio senza dignità" - A margine del congresso, Salvini ha parlato del caso della nave Gregoretti e dell'accusa di sequestro di persona. Dure le parole nei confronti di Beppe Grillo e Luigi Di Maio: "Da loro non mi aspetto più nulla, penso che abbiano lasciato per strada qualsiasi tipo di dignità e di senso dell'onore. Non si lamentino se poi gli elettori ed eletti dei 5 Stelle, che invece la dignità la mantengono, fanno altre scelte. Però auguri, ognuno raccoglie quello che semina, chi semina tradimento raccoglie tradimento". Dal palco ha poi lanciato una provocazione ai delegati: "Vi propongo di autodenunciarci in massa se dovessero procedere".

 

 

 

 

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