INCHIESTA DEL FATTO QUOTIDIANO
Commissione Ue, addii dʼoro per chi lascia: 22mila euro al mese a Juncker, 20mila euro alla Mogherini
Ai nuovi pensionati verrà data anche lʼindennità di transizione (calcolata sul 40-60% dello stipendio e che dura 24 mesi). La recepiscono anche gli eurodeputati che vanno via
Lo scandalo delle pensioni d'oro scoppia anche a Bruxelles dove, secondo un'inchiesta del Fatto quotidiano, il presidente uscente della Commssione Ue, Jean-Claude Juncker, arriverà a guadagnare 22mila euro al mese. Il suo stipendio era di 27mila euro (il 138% in più rispetto a un suo funzionario più alto in grado). Lo segue l'Alto rappresentante degli Affari Esteri, Federica Mogherini, che intascherà 20mila euro (l'attuale stipendio è di 22mila).
Tutti gli altri 21 commissari uscenti, che ora guadagnano almeno 22mila euro, prenderanno 18mila mensili. Non solo, le regole europee prevedono anche "un'indennità di transizione" che è calcolata sul 40-60% dello stipendio e dura 24 mesi.
Indennità che viene recepita anche dagli eurodeputati, che guadagnano intorno ai 9mila euro al mese, che vanno in pensione. Dal 2009 per lasciare devono avere almeno 63 anni, prima potevano andare in pensione anche a 50 anni. Il M5s, che da sempre lotta contro le pensioni d'oro anche in Europa, aveva, prima delle elezioni, denunciato lo scandalo.
Uno stipendio così alto è da sempre giustificato per evitare conflitti di interesse. Ma da sempre chi lavora nelle commissioni ha avuto incarichi nel mondo della finanza o viene incaricato successivamente come il caso dell'ex commissario portoghese Josè Manuel Barroso che ora lavora dal Goldman Sachs.
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