Borghi (Lega): "Io vaccinato? Chiedete a un Lgbt se è sieropositivo"
Il segretario dem Letta: "Ecco con chi dovremmo negoziare e condividere norme contro la omotransfobia"
E' polemica sui social dopo un tweet di Claudio Borghi, deputato della Lega. "Terzo giornalista che chiama per sapere se sono vaccinato. Perché la prossima volta che intervistano un Lgbt non gli chiedono se è sieropositivo?". "Loro sono quelli con cui dovremmo negoziare", ha detto Enrico Letta. Immediate le reazioni politiche. "Prima di chiedere mediazioni sul ddl Zan, Salvini cacci Borghi dal suo partito", ha scritto il deputato Pd Alessandro Zan.
Borghi, il chiarimento e le accuse - "Vedo che troppa gente in Parlamento non sa leggere. In un tweet ho condannato l’invasività nella sfera personale delle domande sullo stato vaccinale paragonandole a certe domande altrettanto inopportune che venivano rivolte ai tempi dell’aids sulla sieropositività”, ha detto all'agenzia Adnkronos il deputato della Lega Claudio Borghi.
"Basta una minima conoscenza dell’italiano per capire che se si condanna una pratica è il contrario di approvarla - sottolinea l’economista della Lega - . Un non vaccinato non è contagioso". Borghi poi accusa: "Vedo in giro atteggiamenti moralmente intollerabili tanto quanto era intollerabile negli anni '80, che ho vissuto, la discriminazione degli omosessuali per assurdi timori di malattie. Condanno tutte le discriminazioni, evidentemente per molti sedicenti democratici non è così".
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