Il chiarimento arriva dopo le voci su un eventuale addio che si sono scatenate a seguito delle sue dichiarazioni a "Quarta Repubblica"
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Guido Bertolaso non lascerà nell'immediato il coordinamento della campagna vaccinale in Lombardia. Continuerà a fare il consulente "fino a quando tutti i lombardi non saranno stati vaccinati". Il chiarimento arriva dal diretto interessato, dopo le voci su un eventuale addio che si sono scatenate a seguito delle sue dichiarazioni a "Quarta Repubblica" di lunedì sera. Una prima frenata è arrivata dal presidente della Regione, Attilio Fontana, e poi c'è stato un post su Facebook dell'ex capo della Protezione civile per chiarire che "non ho intenzione di abbandonare il coordinamento della campagna vaccinale in Lombardia, semplicemente non sarò più fisicamente 7 giorni su 7 in Lombardia. E comunque non nell'immediato".
Bertolaso resterà a Milano, dove vive in albergo da un centinaio di giorni, fino a metà maggio, poi rientrerà a Roma ma continuerà a seguire i briefing quotidiani e ad essere presente ogni qual volta sarà necessario.
Tornando sul fronte della campagna vaccinale, in Lombardia sono state superate le 3 milioni di dosi somministrate, come annuncia l'assessore al Welfare, Letizia Moratti, attesa giovedì pomeriggio dall'audizione in commissione Sanità al Pirellone. E con l'arrivo della nuove forniture di AstraZeneca riprendono anche le prime dosi e proseguono i richiami.
A fare rumore, in ogni caso, sono state alcune frasi dette da Bertolaso su Retequattro: "Se me ne vado? Quando non ce ne sarà bisogno, saluterò. Non c'è bisogno di un demiurgo. La Lombardia è assolutamente in grado di fare da sola. Io ho tanti altri progetti che vorrei portare avanti da povero pensionato". "La macchina - ha sottolineato - ormai è organizzata, la locomotiva è in corsa. Bertolaso a un certo punto non serve più. È servito forse all'inizio per dare una mano, per motivare, per riorganizzare la macchina, ma la Lombardia è assolutamente in grado di fare da sola nel corso dei prossimi mesi. Bertolaso finalmente potrà anche dedicarsi ad altro".
A tirare il freno, in un primo momento, è stato il governatore Fontana. "Credo che di Bertolaso - ha detto a Palazzo Lombardia - abbiamo ancora bisogno. Quindi, sono assolutamente convinto che continueremo a lavorare, perché c'è un progetto che è quello della vaccinazione assolutamente importante. Continuerà a lavorare per la Regione Lombardia e lo ringrazio per quello che ha fatto fino ad oggi".
Per arrivare al post su Facebook dell'ex capo della Protezione civile per "precisare" che non ha intenzione di lasciare il coordinamento della campagna vaccinale. Però ora "la macchinaè efficiente e ben avviata, la mia presenza non è fondamentale come nella fase di coordinamento iniziale".