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Berlusconi: "Siamo al tassa e ammanetta, è pericolo peggiore del 1994"

Il presidente di Forza Italia ha confermato la presenza alla manifestazione del 19 ottobre a Roma per protestare contro il governo M5s-Pd

Berlusconi: "Siamo al tassa e ammanetta, è pericolo peggiore del 1994" - foto 1

"Al tassa e spendi della sinistra, si è aggiunto anche il tassa e ammanetta.

E ciascuno di noi sarà nelle mani della sinistra". Lo ha detto Silvio Berlusconi, intervenendo al convegno Idee Italia al Palazzo delle Stelline di Milano. Il presidente di Forza Italia ha poi aggiunto che "siamo di fronte a un pericolo ancora maggiore rispetto al 1994, al governo ci sono quattro partiti comunisti".

Berlusconi ha inoltre confermato l'adesione del partito alla manifestazione del 19 ottobre promossa dalla Lega contro l'esecutivo M5s-Pd a Roma. "Questo governo e questi annunci - ha spiegato - sono lesivi del nostro diritto di libertà",

 

"Certe cose importanti - ha aggiunto il leader di FI - dovevano essere promosse da tutti i partiti del centrodestra. Avevo detto che avremmo mandato una delegazione il 19 ottobre in piazza a Roma, visto che la Lega non ci aveva neppure ufficialmente invitato".

 

Sulla durata del governo Berlusconi è convinto che "ci sono molte probabilità che arrivi alla fine della legislatura perché  il potere è un grandissimo collante e andando a nuove elezioni perderebbero la maggioranza e andremmo noi al governo e lo vogliono evitare". Lo scenario potrebbe cambiare "se però il risultato delle elezioni regionali sarà clamoroso per noi. Allora anche il presidente della Repubblica dovrà accorgersi che la maggioranza del palazzo è diversa dalla maggioranza della gente. Così potrebbe accadere una caduta del governo e nuove elezioni, Ma penso che sia più probabile l'altra possibilità".
 

 

Sul fronte europeo. Berlusconi ha parlato di Paolo Gentiloni, sottolineando che "in Europa sto lavorando nell'interesse dell'Italia. Questo spiega anche il nostro voto per il commissario Ue, E' di sinistra ma italiano e io ho una stima personale nei suoi confronti".

 

Sul fronte dell'immigrazione, il leader di Forza Italia ha specificato che "soltanto un Occidente unito e forte, anche nuclearmente forte, con gli arsenali nucleari degli Stati Uniti, di Russia, Inghilterra e Francia, potrebbe costituire un deterrente che potrebbe evitare un'immigrazione di massa da parte degli africani verso l'Europa. Sono un miliardo e mezzo e potrebbero diventare nei prossimi vent'anni due miliardi e mezzo". 

 

Tema legato all'immigrazione è quello dello Ius Culturae: "Mi sembra logico e normale - ha spiegato Berlusconi - che ragazzi nati o venuti qui da giovanissimi, o nati da cittadini stranieri e che hanno fatto le scuole qui possano diventare cittadini italiani. Ma non con una norma generale, ma con un esame particolare su uno di loro, caso per caso". Ma la cittadinanza, secondo il leader di Forza Italia, non va data "a chi odia cristiani, ebrei e considera le donne una razza inferiore e non accetta la laicità dello Stato, non condivide le leggi italiane.

 

Per il futuro Silvio Berlusconi ha poi escluso un'alleanza con Matteo Renzi: "E' una persona molto abile, ma non c'è nessuna possibilità di confluire in uno stesso partito con lui perché è un uomo di sinistra e ha operato in un partito di sinistra, e tra noi e la sinistra non c'è nessuna possibilità di intesa. Renzi è stato il principale artefice di questo governo delle quattro sinistre, ha una colpa molto grave che non possiamo dimenticare. Gli auguro buona fortuna nella sinistra. Spero anche possa diventare più importante di quello che si è detto. Auguri a Renzi, auguri a Italia Viva, ma giocano nell'altra parte del campo". 


 

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