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Berlusconi: "Lega e fascisti in parlamento grazie a noi, non siamo la destra sovranista"

Il leader di Forza Italia a Milano: "Allʼesecutivo si è aggiunta la quarta sinistra di Renzi, tra Pd e M5s patto per le manette per la Giustizia"

Berlusconi: "Lega e fascisti in parlamento grazie a noi, non siamo la destra sovranista" - foto 1
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"Mai come in questo momento siamo un partito indispensabile per la libertà, oggi che le sinistre al governo sono diventate addirittura quattro, da quando si è aggiunta quella di Matteo Renzi.

Perché la maggiornza che sostiene Conte è figlia della volontà dell'ex segretario dem". Così Silvio Berlusconi intervenuto a Milano ad un evento di Forza Italia. Il leader azzurro ha toccato i punti più importanti dell'attuale situazione politica.

Su Forza Italia e i sovranisti - "La nostra collocazione e il nostro ruolo sono chiarissimi - ha specificato il Cavaliere - restiamo alternativi alla sinistra, alleati, ma ben distinti dalla destra sovranista. E bando agli equivoci - ha ribadito - perché chi non crede in questo non fa parte di Forza Italia". Poi l'affondo sulla coalizione di centrodestra. "Lega e fascisti li abbiamo fatti entrare noi al governo, li abbiamo legittimati noi, li abbiamo costituzionalizzati noi. Siamo alleati ma ben diversi dalla destra. Qualcuno dice che la Lega ci sta svuotando ma non e' vero. Siamo ancora nel centrodestra, di cui siamo il cuore, il cervello e la spina dorsale", ha dichiarato l'ex presidente del Consiglio dal palco del Teatro Manzoni nel corso del convegno dedicato alle pensioni. "Il sovranismo è una bufala da mettere da parte, è un'idea stupida e stupidi sono quelli che ci credono. Con il sovranismo faremo la fine della Le Pen in Francia, che ha tanti voti ma non puo' governare".

 

 

Sull'alleanza tra Pd e M5s - "Il Pd e' un partito giustizialista, il Movimento 5 Stelle oltre ad essere giustizialista è anche manettaro. Siamo inconciliabili con loro", ha detto Berlusconi parlando del governo giallorosso e della riforma della giustizia. "Ieri hanno iniziato a confrontarsi il premier Conte con il ministro Bonafede e Orlando del Pd. Loro non faranno una riforma, ma un patto per le manette". Poi, sempre sulla nuova maggioranza tra pentastellati e democratici, all'indomani della manifestazione ambientalista di ieri anche in molte città italiane: "Il M5S è il partito dello sciopero. Ieri hanno fatto scioperare i loro figli anche in un giorno di scuola. Ma tanto non sappiamo nemmeno se i loro figli ci vanno a scuola, mentre quelli del Pd li mandano all'università delle Frattocchie". Il Cavaliere ha ribadito la coerenza del suo partito: "Siamo gli unici a non aver governato con i pentastellati".

 

 

Sull'Ue - Il leader di Forza Italia si è mostrato critico anche sull'Unione Europea: "Sappiamo che va cambiata, ma non possiamo farne a meno".

Sui giovani del partito - Berlusconi ha parlato anche del lavoro dei giovani all'interno di Forza Italia e dell'importanza di saper usare internet e i social network nella comunicazione politica: "Con i nostri giovani stiamo mettendo in campo delle troupe per aggredire anche noi internet e i social: è qualcosa di lontano dalla nostra esperienza, ma stiamo vedendo di farlo bene anche noi. L'ultimo dato che ho visto dice che il 67% dell'opinione politica italiana viene da internet".

Sull'economia - Il Cavaliere si è occupato anche di economia, a proposito della linea del governo sull'uso delle carte di credito, sulla circolazione del contante e sulla lotta all'evasione fiscale. "Noi vecchietti - ha scherzato - ci mettiamo un po' a capire come si usano queste carte. Vogliamo la libertà di pagare come vogliamo. Perché noi paghiamo, i Cinquestelle non si sa".

Su Renzi - Berlusconi ha dedicato un ampio passaggio del suo intervento agli equilibri politici in Parlamento. "Renzi non è mio figlio politico - ha detto - e i moderati non lo votano. Ha la responsabilità di aver fatto nascere un altro governo guidato dai 5 stelle".

Sugli attacchi personali - Infine, un accenno agli attacchi personali ricevuti: "Me ne hanno fatte di tutti i colori in questi anni, anche l'altro giorno, avete visto? Hanno ancora paura di me", ha concluso, a proposito dell'inchiesta sulle stragi degli anni Novanta che lo vede coinvolto.