VIA LIBERA DAL CDM

Carceri, Letta: cittadini sono al sicuro Cancellieri: "Non c'è nessun indultino"

"Non ci sono elementi di pericolosità", ha detto il premier in conferenza stampa dopo che il Consiglio dei ministri ha approvato il dl

17 Dic 2013 - 22:18
 © LaPresse

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Dalle misure sulle carceri "non ci sono in nessun modo elementi di pericolosità per i cittadini". Lo ha detto il premier, Enrico Letta, al termine del Cdm che ha approvato il decreto legge sugli istituti di pena. "L'uso del braccialetto elettronico sarà facilitato, ma verrà usato solo nei casi di detenzione domiciliare", ha aggiunto il ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri. "Nessun 'indultino', tutto viene affidato al giudice", conferma.

Il pacchetto sulla giustizia serve a "smaltire l'arretrato, a rendere più veloce il processo civile: sono materie fondamentali per il nostro Paese", ha ribadito il presidente del Consiglio, sottolineando che con il decreto carceri si istituisce il "garante nazionale dei diritti dei detenuti e dei soggetti sottoposti a misure restrittive".

"Dl è la prima risposta all'appello del Capo dello Stato" - "Il decreto sulla situazione carceraria è una prima importante risposta alla lettera appello del Capo dello Stato al Parlamento che prevedeva un ventaglio di possibili interventi per calmare situazione esplosiva delle nostre carceri ed evitare anche interventi sanzionatori da parte di organismi sovranazionali", ha detto ancora il premier in conferenza stampa. Era "importante evitare che l'Italia non sia additata fra i Paesi che non rispettano i diritti in carcere".

"Sulla custodia cautelare lasciamo la parola alla Camera" - "Abbiamo valutato di non intervenire con un nostro testo sulla riforma della custodia cautelare e abbiamo deciso di rifarci al testo che è stato discusso e già avviato a votazione in Aula: auspichiamo che la discussione possa avvenire in parallelo con la discussione sugli altri temi relativi alla giustizia", ha confermato inoltre Enrico Letta in conferenza stampa dopo il Cdm.

Cancellieri: "Ok al taglio dei tempi dei processi" - Il "dl sulla giustizia civile tocca passaggi che renderanno più veloci le procedure. In alcune cause semplici che possono essere decise con procedimento sommario, se di facile comprensione e conclusione, il giudice potrà passare a una formula semplificata che consentirà una riduzione del processo da tre anni a un anno", ha ribadito il ministro della Giustizia.

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