Non si placa la polemica all'interno del centrosinistra. Il sostenitore del sindaco di Firenze annuncia azioni legali contro il segretario del Pd, che replica: "Se si offende sono problemi suoi". Atteso il discorso di Renzi di domani a Torino dove dirà tutto quello che pensa sulla sinistra 2012
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"Essere definito 'bandito' da lei mi offende". Ci penseranno "i miei legali che chiameranno i giudici a decidere sulle sue parole". Così Davide Serra, sostenitore della campagna di Matteo Renzi, risponde a Pier Luigi Bersani. "Dove e come Bersani avrebbe detto che Serra è un bandito? Il segretario del Pd ha parlato di Cayman e non di Davide Serra che non ha il piacere di conoscere", replica il portavoce di Bersani.
La lettera di Serra a Bersani
Nella lettera rivolta a Bersani il sostenitore del sindaco di Firenze alle primarie Pd scrive: "Trovo incredibile che in un Paese con un'evasione fiscale da record, che nessuno dei politici sembra abbia, sinora, voluto veramente combattere, venga definito "bandito" un investitore istituzionale basato a Londra, regolato dall'Fsa e dalla Sec e tassato dall'Inland Revenue".
Serra si rivolge direttamente a Bersani perché, dice, ha intenzione di ristabilire la verità. "Vede caro Onorevole, mi sono laureato molto presto e, come tanti italiani, ho molto lavorato, termine non notissimo ai tanti che parlano, per arrivare, poco o tanto, dove sono arrivato; ma quello che è più importante per me è che ho fatto tutto rispettando le regole e sfido chiunque, in testa lei che non conoscendo nulla di me si è permesso di insultarmi pubblicamente, a trovare una sola pecca nel mio operato".
Poi, il finanziere evidenzia che l'attacco ricevuto è strumentale alla polemica politica. "Vede Onorevole Bersani, tutto quello che faccio lo faccio (voce del verbo fare e non parlare) con l'obiettivo di migliorare il mio Paese di nascita, ma gli attacchi subiti, sul niente, da lei e dai suoi accoliti che fingono di avercela con me, ma di fatto vogliono delegittimare Matteo Renzi, mi danno la conferma che il lavoro da fare è lungo e duro. Ma non bisogna mollare. Per i nostri figli".
E, infine, Serra chiosa con un elogio a Renzi: "Ultima nota, non dovrebbe stupirsi se un giovane come me (anche se alla mia età Clinton era candidato presidente degli Stati Uniti...) pensa che Matteo Renzi sicuramente non potrà che fare bene, meglio.... Almeno sa di che parla....anche in finanza".
E Bersani replica: "Serra offeso? Problemi suoi"
A sua volta, Bersani replica a Serra: "Non c'è nulla da offendersi, se si offende problemi suoi". "Non so dove l'ho offeso, perché si è offeso, io parlo solo di Cayman", sottolinea Bersani. "C'è una finanza buona, corretta che può dare una mano alle attività produttive - prosegue Bersani a margine del Forum Coldiretti a Cernobbio - poi ci sono soggetti che fanno base ai paradisi fiscali".
Attesa per discorso di Renzi a Torino
Intanto c'è attesa per il discorso di Matteo Renzi domani a Torino. Il sindaco di Firenze ha preannunciato che dirà tutto quello che pensa sulla sinistra 2012.
Renzi: "Chi di slogan ferisce, di slogan rischia..."
Anche Renzi, poi, torna sulle polemiche generate da una sua cena a Milano con esponenti della finanza ed internazionale. "Chi di slogan ferisce, di slogan rischia... non faccio la rima", afferma da Sassuolo, durante un intervento per il suo tour come candidato alle primarie del Pd. "Rinnovo - aggiunge - il mio appello al mio segretario che su questo ha fatto polemica: non importa andare alle isole Cayman scelga una Casa del popolo in provincia di Modena e confrontiamoci davanti ai cittadini".
"Con la finanza è necessario parlare"
"Se uno non vuole parlare con tutti coloro che hanno una sede alle Cayman vuol dire che non vuole parlare con quelli che ci comprano i nostri titoli di Stato", ribadisce Renzi. "Il problema - sottolinea - non è formale ma sostanziale. Cosa dici a chi opera in questi settori? Come rapporti un sistema economico per evitare di essere schiavi di un meccanismo sbagliato? Con quale coraggio ti confronti con questi mondi?".
Regole primarie, staff Renzi: "Sono una porcata degna di Calderoli"
E lo staff del sindaco di Firenze, Matteo Renzi, va anche all'attacco delle regole per le primarie del centrosinistra varate dal collegio dei garanti. "Queste regole sono una porcata, degna del miglior Calderoli", afferma Simona Bonafè, responsabile del tour in Italia di Renzi. E ancora: "Sembra di essere di fronte ad una strada fatta solo di ostacoli. Si era parlato di partecipazione, ma purtroppo dobbiamo constatare che si tratta di un percorso a numero chiuso".
Renzi: se il Pd fosse con me Grillo diventerebbe un fenomeno con percentuale da prefisso telefonico
Renzi ha poi commentato la vittoria di Federico Pizzarotti del movimento 5 stelle alle comunali di Parma: ''Beppe Grillo dice tante cose sbagliate ma anche alcune cose giuste come il dimezzamento dei parlamentari, la rotazione degliincarichi. La vittoria di Parma e' nato dal fatto che i cittadini parmigiani volevano cambiare ed io ho pieno rispetto di cio' che decidono i cittadini. Io credo che se il Pd facesse le cose che diciamo noi (diminuzione dei parlamentari, limite negli incarichi, taglio dei vitalizi) Beppe Grillo nell'arco di qualche ora diventerebbe un fenomeno con percentuale da prefisso telefonico. Se il Pd non lo farà avrà una lunga rendita di posizione".
Il sindaco di Firenze ha poi aggiunto: "Sono un sindaco e ho quindi rispetto per i colleghi,auguro al sindaco Pizzarotti tutto il bene possibile nell'interesse della citta' di Parma. Sulle questioni politiche, la vicenda per me e' molto semplice: il fenomeno di Beppe Grillo e' nato da un errore a Parma del candidato del Pd che ha avuto dichiarazioni davvero discutibili fra il primo ed il secondo turno quando ha detto: 'Ora sara' come giocare la finale di Champions League con l'Albinoleffe' o qualcosa del genere. E' stato un atto di arroganza e di superficialita'".