La sentenza: "Ha diffamato, 14 mesi di cella per il giornalista". La Procura di Milano: "Sospesa l'esecuzione della pena". Il direttore de "Il Giornale" a Tgcom24: "Non chiederò la grazia, lo fa solo chi ha sbagliato". L'Odg: "E' un'intimidazione". Il ministro Severino: "La norma va cambiata"
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La Cassazione ha confermato la condanna a 14 mesi di carcere per il direttore de "Il Giornale" Alessandro Sallusti. Il direttore del "Giornale" ha annunciato le sue dimissioni: "Non chiederò misure alternative". La V Sezione Penale lo ha inoltre condannato alla rifusione delle spese processuali, a risarcire la parte civile, e a pagare 4.500 euro di spese. Ci sarà, invece, un nuovo processo per il cronista Andrea Monticone imputato insieme a Sallusti.
Sallusti: "Andrò in carcere, no a misure alternative"
Ai suoi collaboratori il direttore de "Il Giornale" ha comunicato che è intenzionato ad andare in carcere. Ritiene una "sentenza politica" il verdetto pronunciato dalla Cassazione e non vuole chiedere misure alternative alla galera. La sentenza sarà esecutiva tra trenta giorni.
"Mi rifiuto di essere rieducato"
Sallusti ha poi spiegato di non avere intenzione di chiedere l'affidamento ai servizi sociali. "Mi rifiuto - ha detto in un'intervista a Pomeriggio 5 - di essere rieducato da qualcuno, credo che l'affidamento deve avvenire per qualcuno che spaccia droga magari anche per qualche politico che ruba".
Procura di Milano: "Sospesa l'esecuzione della pena"
Ad Alessandro Sallusti verrà automaticamente sospesa l'esecuzione della pena detentiva dalla Procura della Repubblica di Milano, in quanto risulta non avere cumuli di pena né recidive. Lo ha spiegato il procuratore capo Bruti Liberati.
Cassazione: "Nell'articolo attribuito a Sallusti scritto il falso"
Con una nota dell'ufficio stampa della Suprema Corte, la Cassazione ritiene che "è opportuno precisare" aspetti del caso Sallusti "non esattamente evidenziati dalla stampa nei giorni scorsi". Per prima cosa la falsità della notizia contenuta nell'articolo anonimo attribuito a Sallusti.
Il Quirinale esaminerà la sentenza
Intanto il Quirinale ha fatto presente che il presidente esaminerà con attenzione la sentenza adottata dalla quinta sezione penale della corte di Cassazione relativa alla posizione del direttore del Giornale.
Berlusconi: "Condanna fuori da ogni logica, governo intervenga"
"La carcerazione inflitta a Sallusti appare a chiunque assolutamente fuori da ogni logica e contro il buonsenso. La magistratura non commina pene siffatte neppure per gravi reati che destano ben diverso allarme sociale". Lo ha affermato in una nota Silvio Berlusconi. "Chiederemo al governo - ha aggiunto Berlusconi - di intervenire urgentemente in tal senso affinché‚ casi come questi non si possano più verificare e nessuno possa essere incarcerato per avere espresso un'opinione"
Severino: "No comment, ma cambiare norma"
Il ministro della Giustizia, Paola Severino, non ha voluto commentare la sentenza, ma ha ribadito "la necessità di intervenire al più presto sulla disciplina della responsabilità per diffamazione del direttore responsabile". Al centro del processo sul caso Sallusti c'erano degli articoli, ritenuti diffamatori nei confronti del giudice tutelare di Torino Giuseppe Cocilovo, pubblicati sul quotidiano Libero nel 2007 e riguardanti il caso di un aborto di una ragazza tredicenne. L'accusa per Sallusti era quella di diffamazione aggravata in relazione ad un corsivo, firmato con lo pseudonimo "Dreyfus".
Fnsi: sulle prime pagine spazi bianchi per protesta
Spazi bianchi in prima pagina: li chiede la Giunta della Federazione Nazionale della Stampa Italiana come "segni tangibili di protesta" per la condanna di Sallusti e per evidenziare "la mostruosità di queste norme affinché siano cancellate al più presto".
Odg: "Sentenza intimidatoria per tutti i giornalisti"
"Ci saranno le argomentazioni giuridiche per sostenere una decisione del genere ma le conseguenze della decisione della Cassazione rappresentano un'evidente intimidazione a tutti i giornalisti". Lo ha detto il presidente dell'Ordine nazionale dei giornalisti, Enzo Iacopino, commentando la decisione della Cassazione. "L'Italia - ha aggiunto - precipita a livelli di quarto mondo. Che si vada in carcere per un'opinione è qualcosa che non avremmo mai immaginato in un Paese che continua a proclamarsi culla del diritto".
De Bortoli: "Molto grave il carcere per un'opinione"
"E' davvero molto grave che si arrivi ad ipotizzare il carcere per un collega su un cosiddetto reato d'opinione". Così Ferruccio De Bortoli è intervenuto sul caso Sallusti. "E' un momento - ha sottolinea il direttore del "Corriere della Sera" - molto basso della nostra civiltà giuridica".
Ezio Mauro: "Decisione che deve suscitare scandalo"
"Non si può andare in galera per un'opinione, anzi per il mancato controllo su un'opinione altrui. E' una decisione che deve suscitare scandalo". Anche Ezio Mauro, direttore di "Repubblica", ha criticato la decisione di confermare in via definitiva la condanna di Sallusti.
Belpietro a Tgcom24: "Sentenza indegna"
"Una sentenza indegna di un Paese democratico. Non esiste un altro Paese occidentale in cui il direttore di un giornale vada in carcere per un articolo. Purtroppo c'è una legge che non hanno mai cambiato, forse perché pensano di tenere la stampa sotto controllo". Lo ha detto il direttore di "Libero" Maurizio Belpietro intervenendo telefonicamente su Tgcom24.
Alfano (Pdl): "Si è andati al di là del limite assoluto"
La sentenza va al di là del limite assoluto, dove le certezze di una democrazia liberale si infrangono, dove la libertà di stampa diventa un bene leso, dove una condanna assume i contorni di una intimidazione inaccettabile". Questo il commento del segretario del Pdl, Angelino Alfano, che ha aggiunto: "La libertà di stampa non ha colore e questo è testimoniato dalle dichiarazioni di vicinanza che sono arrivate a Sallusti da ogni parte, anche da coloro che non condividono il suo pensiero, ma non per questo accettano che sia ucciso".
Cdr del "Giornale": "Sentenza aberrante"
Una "sentenza aberrante, una dimostrazione di inciviltà giuridica che ricorda i regimi totalitari". Così il Cdr de "Il Giornale", dopo l'incontro con il direttore, ha commentato a caldo la sentenza della Cassazione che ha confermato il carcere per Sallusti.
La Russa (Pdl): "Decisione che lascia di stucco"
"Lascia di stucco la decisione della Cassazione che ha condannato Sallusti per un articolo che lui non ha neanche scritto". Lo ha affermato il coordinatore nazionale del Pdl, Ignazio La Russa, esprimendo la propria solidarietà al giornalista e alla redazioe de "Il Giornale". "Credo - ha aggiunto - che il Parlamento e il governo non possano restare inermi di fronte a fatti come questi e debbano porvi immediatamente rimedio".
Casini (Udc): "Sentenza pone incongruenza inammissibile"
"Bisogna porre rimedio a una incongruenza forte, visibile e inaccettabile. Lo dice anche chi, come me, al mattino la lettura del 'Giornale' provoca il mal di pancia. Ma quel mal di pancia è la democrazia". Lo ha dichiarato Pier Ferdinando Casini (Udc) sul caso Sallusti.
Capezzone (Pdl): "Che altro deve succedere? Intervenire subito"
Il portavoce del Popolo della Libertà, Daniele Capezzone, alla conferma delle condanna di Sallusti ha reagito così: "Dopo la pronuncia della Cassazione, che altro deve succedere? Si intervenga subito a salvaguardia del free speech: un conto è rispondere (e questo è giusto, se io diffamo un altro cittadino), altro conto è il carcere".
Alemanno (Pdl): "Sallusti vittima di una sentenza assurda"
"La mia piena solidarietà a Alessandro Sallusti, vittima di una sentenza assurda. Abbiamo visto poche volte nella storia italiana un giornalista finire in carcere per diffamazione, anche se la libertà di espressione è garantita dalla Costituzione. Stavolta si è addirittura arrivati in due gradi di giudizio a 14 mesi di detenzione per un articolo neanche scritto da Sallusti. Non si può che restare stupiti e sbigottiti di fronte a quella che sembra una vera e propria censura della libertà di pensiero". E' quanto ha afferma il sindaco di Roma, Gianni Alemanno.
Annunziata: "Conferma condanna è sbagliatissima"
Lucia Annuziata, neo direttore di Huffington Post Italia, ha commentato: "La notizia della conferma della condanna a Sallusti è terribile. E' una cosa sbagliatissima e un precedente inquietante. Mi dispiace tantissimo".
Gelmini (Pdl): "Non si può sopperire la libertà di stampa"
"Un Paese democratico degno di questo nome non può consentire che un direttore di giornale vada in galera per avere espresso il suo punto di vista. La libertà, di pensiero e di stampa, è il sale della democrazia", ha affermato Maria Stella Gelmini del Pdl.
Cota (Lega Nord): "La democrazie è in pericolo"
"E' una cosa incredibile, assurda, che deve essere risolta subito". A scriverlo è il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, sul proprio profilo Facebook esprimendo "massima solidarietà al direttore Sallusti". "Se capita una cosa del genere - si legge - significa che la democrazia è in pericolo".
Mentana: "E' una porcata"
Enrico Mentana, direttore del Tg La7, ha commentato così la sentenza sul caso Sallusti. "E' una porcata - ha rincarato - che ci sia nel 2012 una norma che prevede il carcere per il reato a mezzo stampa. Mi fanno ridere i politici, tutti, di destra e sinistra che fanno ora dichiarazioni di fuoco. Le leggi le fanno loro".
Santanchè (Pdl): "Vergogna, ora rivoluzione"
Senza mazzi termini l'opinione di Daniela Santanchè: "Non si mette in galera chi ruba e chi uccide. Io mi auguro che gli italiani inizino la rivoluzione, che escano dalle loro case e vadano in piazza perché è chiaro che con questa magistratura non ci si può fidare. Il minino che possono fare è vergognarsi, hanno toccato il fondo".
Maroni (Lega Nord): "Resisti, resisti, resisti"
"Esprimo solidarietà e sostegno al direttore del Giornale Alessandro Sallusti, condannato per un reato di opinione. Lo dico a nome di un movimento politico che ne sa qualcosa di repressione e di abusi giudiziari". Così il segretario della Lega Nord, Roberto Maroni, rivolgendo un invito al giornalista: "Resisti, resisti, resisti".
Bonanni (Cisl): "Vicenda sconcertante, Napolitano intervenga"
"La condanna al carcere del direttore Sallusti è davvero un fatto sconcertante perché appare palesemente in contraddizione con il principio della libertà di espressione che è uno dei fondamenti della nostra costituzione repubblicana". Lo ha sostenuto il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni. "Speriamo - ha aggiunto - che il presidente della Repubblica Napolitano possa intervenire su questa vicenda".
Anm: "I giudici hanno solo applicato la legge"
"I giudici hanno solo applicato la legge". Così il presidente dell'Anm, Rodolfo Sabelli, ha risposto a chi gli chiedeva un commento sul caso Sallusti e sulle polemiche che ne sono scaturendo. "Dobbiamo ricordare - ha spiegato - che la libertà di stampa è garantita dalla Costituzione ed è essenziale in ogni democrazia, ma le parole possono fare molto male. Anche la tutela della reputazione è un diritto costituzionale. Serve un punto di equilibrio tra le due cose".
Quagliariello (Pdl): "Italia come Corea del Nord"
In merito alla sentenza della Cassazione Gaetano Quagliariello, vice-capogruppo vicario del Pdl al Senato, ha commentato: "Quando il prossimo rapporto internazionale sulla libertà di stampa collocherà l'Italia al livello della Corea del Nord, voglio vedere se qualcuno avrà il coraggio di prendersela con il centrodestra".
Boniver (Pdl): "Terrorismo sulla libertà di opinioni"
Altro che vignette su Maometto qui siamo con la conferma della condanna a Sallusti al terrorismo sulla libertà di opinione". Lo ha detto Margherita Boniver, deputato del Pdl e Presidente del Comitato Schengen.