Arrivano segnali di distensione dal governo ai magistrati. "A loro va tutta la nostra gratitudine". E sulle riforme: "Finalmente si fanno"
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"Il lavoro dei magistrati viene fatto per il bene supremo del Paese e ai magistrati che sono in prima linea va tutta la nostra gratitudine". Lo dichiara il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi che, intervenendo al Congresso dell'Anm, non nasconde che con le toghe ci sono stati "elementi di confronto acceso". Poi un accenno alle riforme: "L'incantesimo dell'immobilismo si è rotto; le riforme le stiamo facendo davvero".
"Credo che le sfide che ci aspettano siano tante e alte, ma sarà più bello vincerle se lo faremo con disciplina e onore", aggiunge ancora il ministro al Congresso dell'Anm. E conclude: "Al di là delle differenze, credo ci sia un elemento fondamentale. Tutti noi siamo impegnati a rispettare l'articolo 54 della nostra Costituzione che ci chiede di servire lo Stato con disciplina e onore".
"Non ci può essere una città libera dove un solo cittadino è temuto da un magistrato - riprende -; quel presidio di indipendenza che garantisce la Libertà delle nostre città e la sicurezza dei nostri cittadini fa parte dei nostri valori riconosciuti".
Poi, tornando sulle riforme: "Nei venti mesi del nostro governo abbiamo battuto i record della precedente legislatura, superando i cinque anni precedenti come mole di lavoro in Parlamento. Sappiamo che possono esserci punti di vista diversi su singoli provvedimenti, ma il segnale innegabile è che le riforme le stiamo facendo. Il Paese si è rimesso in moto".