DOPO LE PAROLE DI MARINA BERLUSCONI

Anm, Parodi: "Trent'anni per la vicenda giudiziaria di Silvio Berlusconi non è civile"

Ronzulli: "Un bel progresso passare dal definire fisiologica l'inaccettabile lunghezza del processo a considerarla un evento indegno di un Paese civile"

27 Ott 2025 - 08:32
 © Ipa

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L'Anm, per bocca del presidente Cesare Parodi, ammette che nella vicenda giudiziaria di Silvio Berlusconi "la tempistica" per ottenere giustizia non è da Paese civile. Le parole di Parodi arrivano 24 ore dopo la lettera con cui Marina Berlusconi ha parlato di "calunnie e false accuse" che per 30 anni hanno "avvelenato" la vita del padre. Parodi ha affermato che nella storia giudiziaria di Berlusconi "non ha funzionato la tempistica" per poi aggiungere che "qualunque vicenda che dura 30 anni è qualcosa che un Paese civile non dovrebbe conoscere". 

"Persecuzione giudiziaria, non so se sia avvenuto"

 Sul fatto che ci possa essere stata una persecuzione giudiziaria nei confronti del fondatore di Forza Italia, il numero uno del sindacato delle toghe è pronto a "condannarlo se ciò fosse avvenuto", ma "io non so se sia avvenuto: certamente la giustizia non può essere strumentalizzata a fini politici".

Licia Ronzulli: "Un bel progresso"

 Queste parole provocano la reazione di Forza Italia. "E' un bel progresso - dichiara la senatrice Licia Ronzulli -. Passare dal definire 'fisiologica' l'inaccettabile lunghezza del processo al presidente Berlusconi, a considerarla 'qualcosa che un Paese civile non dovrebbe riconoscere'". 

FI: "Bene che l'Anm sia contro la strumentalizzazione della giustizia"

 Nel partito fondato da Silvio Berlusconi si ritiene che sia "anche apprezzabile che il presidente dell'Anm si schieri finalmente in modo aperto contro la strumentalizzazione della giustizia a fini politici. Peccato, però, che poi si opponga a quegli interventi normativi che permetterebbero di evitare storture e abusi, quali la separazione delle carriere e la responsabilità civile dei magistrati". 

Crosetto: "Anm chiusa nella difesa dei suoi privilegi"

 Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, torna però ad attaccare le parole usate sabato dal presidente Parodi a margine dell'assemblea, che ha dato il via alla campagna referendaria. "L'Anm si è chiusa a riccio nella difesa del privilegio di poter fare qualunque cosa - sostiene -, anche la più ingiusta, senza mai dover rendere conto a nessuno, senza alcuna conseguenza, nell’ostinata difesa del principio che si sia tutti uguali ma qualcuno sia più uguale degli altri. Non è così, a mio modesto avviso, che crescono e si rafforzano le democrazie".  

In Senato atteso il via libera alla riforma sulla separazione delle carriere

 Polemiche che arrivano alla vigilia della settimana in cui in Senato è atteso il via libera definitivo alla riforma sulla separazione delle carriere. Scatterà poi la campagna referendaria. "E' una partita ancora aperta - taglia corto Parodi -. Il ministro Nordio ha fatto le sue scelte" e ora "non c'è tempo per parlare. Non è stato possibile dialogare, ne prendiamo atto". 

Parodi: "Tenere aperto un canale con la politica"

 Il leader del sindacato delle toghe ritiene che, qualunque sia l'esito del referendum, anche se la riforma venisse approvata, sarà comunque "importante tenere aperto un canale con la politica". Da parte sua il ministro delle Riforme, Elisabetta Casellati, ritiene che "occorra garantire a tutti i cittadini una giustizia chiara, efficace e trasparente, indipendente dalla pressione mediatica o dall'opinione pubblica. E' questo l'impegno preso con gli italiani che intendiamo onorare fino in fondo". 

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