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"Renzi teleguidato" per i grillini ma il partito aveva ordinato: "Ignoratelo"

Botta e risposta con i Cinquestelle dopo lʼintervista del segretario del Pd. Ma il M5S aveva chiesto ai suoi deputati di ignorarlo: "Non diamo peso alle pagliacciate"

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Non si è fatta attendere la replica dei grillini alle parole del segretario del Pd, Matteo Renzi, che in un'intervista li aveva attaccati. "Renzi è un leader telecomandato - scrivono i parlamentari Cinquestelle - che continua ripetere a pappagallo le storielle che gli suggeriscono i suoi ignoranti mentalisti che nulla sanno né del Pd né (tantomeno) del Movimento Cinque Stelle".

"Da tempo il suo team cerca di inculcare negli italiani la convinzione che il M5S sarebbe una forza politica di cacciatori di farfalle, che crede alle favole e alle scie chimiche. Controlla, Matteo, i discorsi che ti scrivono: perché potrebbero ritorcertisi contro", si legge. Il riferimento è alle parole del sindaco di Firenze apparse sul "Fatto Quotidiano": "Ci sono quelli che credono alle scie chimiche e ai microchip nel cervello, e questi fanno ridere", aveva detto Renzi parlando dei grillini.

"Ad esempio - continuano i 5S - sapete qual è il partito che ha portato all'attenzione del Parlamento il pressante problema delle scie chimiche, appunto? Proprio il Pd. Con tanto di serissime interrogazioni parlamentari, in cui si sollecitava il governo a guardare all'insù e a porre rimedio. E mica una sola volta: le scie chimiche stanno talmente a cuore al partito di Renzi che di interrogazioni ne sono state fatte ben sei".

L'ordine disatteso del partito: "Ignorate Renzi" - Piccolo ennesimo giallo all'interno del Movimento 5 Stelle. Quando ormai le agenzie avevano battuto gli interventi dei deputati grillini, è arrivata la notizia che il partito aveva chiesto di ignorare l'intervento del leader del Pd. "Nessuno replichi all'intervento di Matteo Renzi", avevano tuonato i vertici del M5S. Ordine, però, disatteso da alcuni deputati e senatori che sulle proprie pagine facebook avevano già commentato.

La decisione - è stato poi spiegato da fonti interne - era stata presa per non dare peso alle parole del sindaco di Firenze: "Dobbiamo confrontarci sui contenuti in Parlamento e non sulle pagliacciate". Non tutti nel Movimento hanno accolto con piacere l'invito a non commentare le parole di Renzi. Per alcuni parlamentari, infatti, è apparso una sorta di censura preventiva. Da Grillo, intanto, nessuna reazione all'intervista del segretario del Pd che lo chiama direttamente in causa.