The Cal 2026, alcuni degli scatti di "Elements"
© Pirelli Calendar Press Office | Luisa Ranieri
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Presentato a Praga, il nuovo Calendario Pirelli firmato da Sølve Sundsbø celebra l’energia femminile attraverso gli "Elements": terra, acqua, aria e fuoco interpretati da un cast di donne icone
A Praga, nella splendida Municipal House, è andato in scena un rituale che si rinnova da oltre mezzo secolo. È stato presentato "Elements", il Calendario Pirelli 2026, una delle edizioni più evocative e simboliche della sua storia. Un progetto che unisce arte, natura e femminilità, e che quest'anno ha scelto di raccontare la potenza degli elementi attraverso undici protagoniste internazionali, tra cui Luisa Ranieri ed Eva Herzigova.
© Pirelli Calendar Press Office | Luisa Ranieri
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Giunto alla sua cinquantaduesima edizione, "The Cal" affida al tema della natura il compito di parlare dell'essere umano. Non solo i quattro elementi classici (terra, aria, fuoco e acqua) ma anche forze più impalpabili come la luce, l'energia, l'etere. L'obiettivo è costruire un dialogo tra l'uomo e ciò che lo circonda, tra la materia e lo spirito. Ogni immagine diventa un frammento di questo racconto visivo, un invito a riconnettersi con l'origine delle emozioni e dei desideri più autentici.
Le ventidue fotografie che compongono il calendario ritraggono undici donne del cinema, della moda, dello sport e della musica. Ognuna interpreta un elemento naturale, ma anche uno stato d'animo: la curiosità, la passione, la libertà. L'attrice scozzese Tilda Swinton, l’attrice britannica Gwendoline Christie, la cantautrice britannica FKA twigs, l’attrice e filmmaker italo-americana Isabella Rossellini, la campionessa di tennis statunitense Venus Williams, la stilista ed ex modella inglese Susie Cave (già apparsa nelle edizioni di Clive Arrowsmith del 1991 e di Helmut Newton del 1986, presentata nel 2014), l’attrice italiana Luisa Ranieri, la modella russa Irina Shayk, la modella e attrice cinese Du Juan (già nel Calendario 2008 di Patrick Demarchelier), la top model ceca Eva Herzigova (presente nelle edizioni 1996 di Peter Lindbergh e 1998 di Bruce Weber) e l’attrice portoricana Adria Arjona.
Il progetto ha preso vita tra aprile e giugno, tra i paesaggi del Norfolk e dell'Essex e gli studi di Londra e New York. Mare, tramonti, vento e luce sono diventati materia digitale grazie alle più avanzate tecnologie 3D, che hanno permesso di ricreare ambientazioni naturali in modo visionario. Il risultato è un equilibrio delicato tra realtà e immaginazione, dove ogni protagonista ha partecipato attivamente alla costruzione del proprio ritratto, portando in scena non solo la propria immagine ma anche la propria storia.
Dietro l'obiettivo di "Elements" c'è Sølve Sundsbø, fotografo e regista norvegese riconosciuto per la sua capacità di fondere arte e sperimentazione. Da anni lavora al confine tra immagine e tecnologia, cercando nella fotografia un linguaggio emotivo, non solo estetico. Nel suo sguardo convivono la ricerca del dettaglio e il desiderio di raccontare l'essere umano nella sua complessità. "Ho voluto fotografare donne mature, con esperienza e profondità. Donne che rispetto profondamente per ciò che rappresentano", ha raccontato. Parole che riflettono una visione precisa: quella di un autore che non si limita a catturare la bellezza, ma prova a restituirne l'essenza più intima. Sundsbø è considerato uno dei maestri della fotografia contemporanea più aperti alla contaminazione tra arte visiva e innovazione digitale: nel suo "Elements", la tecnologia diventa strumento poetico, non barriera.