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Harry e Meghan, il tassista ridimensiona l'inseguimento: "Non eravamo in pericolo"

L'uomo che guidava l'auto su cui viaggiavano i Duchi di Sussex a New York racconta la sua versione dell'accaduto, minimizzando quanto dichiarato dal portavoce della coppia

Harry e Meghan, il tassista ridimensiona l'inseguimento: "Non eravamo in pericolo" - foto 1
IPA

Il racconto dell'incidente sfiorato di Harry e Meghan a New York ha fatto il giro del mondo.

Stando al portavoce della coppia, infatti, mentre i Duchi di Sussex stavano andando alla cerimonia per i Women Vision Awards, il taxi sui cui viaggiavano è stato preso d'assalto da un gruppo di paparazzi "molto aggressivi". Il conducente dell'auto, Sukhcharn Singh ha ridimensionato l'accaduto parlando al Washington Post: "Non lo definirei un inseguimento, non mi sono mai sentito in pericolo", ha detto.

 

 

Il racconto del tassista 

 Sukhcharn Singh ha raccontato al Washington Post, di aver prelevato il principe Harry, Meghan Markle, Doria Ragland e una guardia del corpo sulla 67esima intorno alle 23 di martedì sera. Il tassista ha guidato per circa un isolato e mezzo, fino a Park Avenue, e lungo il tragitto è stato seguito da due auto, una nera e una grigia. "Hanno scattato delle foto mentre ci fermavamo e ci stavano filmando", ha detto. A quel punto la guardia di sicurezza, preoccupata per Harry e Meghan, ha chiesto a Singh di tornare alla stazione di polizia. Un viaggio che, in tutto, è durato circa 10 minuti: "Non credo che lo definirei un inseguimento. Non mi sono mai sentito in pericolo. Non era come un inseguimento in macchina in un film. Erano silenziosi e sembravano spaventati". Al programma di Piers Morgan, il tassista ha aggiunto: "Abbiamo fatto un isolato, siamo stati bloccati da un camion della spazzatura e all'improvviso i paparazzi sono spuntati dal nulla e sono scattati i flash. Ho visto sei paparazzi".

 


La versione del driver dei paparazzi 

 Anche il driver dell'auto su cui viaggiavano alcuni paparazzi ha dato la sua versione dei fatti a Good Morning Britain a proposito dell'inseguimento a Harry e Meghan. "Ieri sera, dopo aver lasciato il teatro, io e alcuni altri fotografi speravamo che forse sarebbero andati in un ristorante. Per la maggior parte del tempo guidavo ed era molto teso cercare di tenere il passo con i veicoli... Se era pericoloso e catastrofico, era più che probabile basato sulla persona che guidava" ha detto, attribuendo la colpa della situazione di panico alla guida spericolata del tassista.

 


Il commento del sindaco di New York e la nota della polizia 

  Riguardo al presunto inseguimento di Harry e Meghan da parte dei paparazzi si è espresso il sindaco della Grande Mela, Eric Adams. Dopo aver condannato il comportamento irresponsabile, ha aggiunto: "Mi pare difficile crederlo... Sarebbe estremamente pericoloso in una città come New York. Abbiamo molto traffico, molti movimenti, un sacco di gente che usa le nostre strade". Inoltre anche il dipartimento di polizia ha diffuso una nota ufficiale che ridimensiona l'accaduto: "C'erano molti fotografi che hanno reso difficili i loro spostamenti ma il Duca e la Duchessa di Sussex sono arrivati a destinazione e non ci sono stati feriti, arresti o collisioni".

 


A New York per la premiazione

 Harry e Meghan si trovavano a New York insieme a Doria Ragland perché la Duchessa è stata insignita del premio Women of Vision. Si trattava della loro prima uscita pubblica dopo l'incoronazione di re Carlo e la Duchessa era radiosa nel suo abito dorato. Una serata di festa che si è conclusa con un grande spavento: è stato impossibile non pensare al tragico incidente di Lady Diana nel tunnel dell'Alma a Parigi, in cui perse la vita il 31 agosto 1997. 

 

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