Ritirata la querela per lesioni
Deposizione con lacrime per Valeria Marini. La Valeriona nazionale ha ripercorso in 30 minuti davanti al giudice monocratico della Capitale Agnese Burtone, il suo rapporto con Vittorio Cecchi Gori, che è imputato per lesioni aggravate e minacce che lo stesso produttore cinematografico avrebbe fatto all'attrice. E' stata una "grande storia d'amore", ha detto lei, in cui c'è stato anche qualche shiaffo ma "da una e dall'altra parte".
In fondo "tutto nella norma". Le dichiarazioni della soubrette - con cappotto rosso, tubino nero e tacchi a spillo - sono state accompagnate anche da un momento di commozione, da lacrime. Tanto che all'uscita dall'aula 13 del tribunale di Roma, la Marini, con indosso un paio di vistosi occhiali da sole, non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione. "Non voglio dire niente", ha risposto ai cronisti che le chiedevano un commento.
Lei, comunque, ha formalizzato la remissione della querela presentata a suo tempo e che poi ha portato al processo. Il suo legale, l'avvocato Bartolomeo Giordano, ha confermato: "La mia assistita ha ritirato la denuncia. Lei ha ottimi rapporti con Cecchi Gori. Non ci sono problemi". La Marini ha riconosciuto che non c'era nessuna serietà nei litigi, nelle espressioni. I quattro episodi contestati vanno dal giugno del 2003 fino a inizio ottobre del 2005. Alla base delle liti c'era il fatto che lui non voleva che la Marini tornasse tardi a casa e che fosse troppo impegnata in attività professionali.