Gli eccessi della showgirl sulle pagine di Chi
E' una Sara Tommasi che ce la sta mettendo tutta per voltare pagina e lasciarsi alle spalle il periodo più drammatico della sua vita. Sesso, droghe, compagnie sbagliate e film hard le hanno fatto toccare il fondo, ma ora che sta meglio sogna di riprendere in mano la sua esistenza anche se confessa a Chi di essere ancora molto fragile: "La verità è che non ho ancora capito chi mi vuole bene sul serio e chi no".
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Dopo l'ultimo ricovero in ospedale, Sara trascorre il suo tempo in palestra, passeggiando nel verde, leggendo qualche libro e portando a spasso il cane. "Sto ricomponendo i miei pezzi", dice. Pezzi che hanno iniziato a cedere quando da Milano si è trasferita a Roma dopo la laurea in economia e commercio all'Università Bocconi.
Da modella al debutto in tv, prima come schedina da Simona Ventura, poi all'Isola dei famosi. Ed è proprio dopo quel reality che sono iniziati i primi problemi: "Avevo incominciato a frequentare brutte persone. Mi drogavo. Cocaina, eccitanti. Mi facevano fare un sacco di serate in locali, discoteche. Non capivo più nulla. Alcol e droga, droga e alcol", racconta al settimanale.
E se in quel periodo Lele Mora ha cercato di starle vicino, la Tommasi sottolinea che è stato lo staff di Corona a farle più male: "Continuavano a offrirmi serate su serate, droghe e sesso facile. La colpa è stata anche mia, intendiamoci. Non riuscivo a dire di no. Soldi, soldi, soldi: erano diventati un'ossessione".
Ma il peggio arriva quando accetta di fare un film hard, La mia prima volta, che oggi è diffuso su Internet: "Mi fa vergognare di me stessa. Ho paura di camminare per la strada. Ho paura che la gente mi riconosca in quel contesto di squallore e che mi giudichi per quello che ha visto. Io giuro non sono così".
Intanto Sara, grazie a una denuncia alla Procura della Repubblica di Salerno, è riuscita ad ottenere il sequestro del suo secondo film porno (Confessioni private) proprio alla vigilia della pubblicazione. Lo scorso 29 novembre.
Oggi la showgirl ha paura del futuro: "Non nel senso che ho paura di ricaderci, perché grazie alla fede ho acquistato più sicurezza. Però non so cosa ci sarà domani per me. E' come avere paura della morte. Non ho certezze".