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Energia, mercato libero e mercato tutelato: quando cambiamento fa rima con risparmio

Ecco cosa cambia, quali sono i vantaggi e come scegliere il proprio fornitore

Energia, mercato libero e mercato tutelato: quando cambiamento fa rima con risparmio<br />
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Ufficio stampa

Il 2024 segna la fine del mercato tutelato dell’energia: dal 10 gennaio termina infatti per i consumi del gas e ad aprile sarà la volta di quelli della luce.

Sono circa 15 milioni le utenze (9 milioni per le forniture di luce e 6 per quelle del gas) che ancora sono legate al mercato tutelato e con il passaggio definitivo al mercato libero dovranno scegliere il proprio fornitore di energia elettrica e gas.

 

Le differenze tra il mercato tutelato e il mercato libero

Nel mercato tutelato i prezzi dell’energia sono definiti dall’ARERA (l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) e sono uguali per tutti i clienti, indipendentemente dal fornitore scelto. Nel mercato libero, i fornitori decidono invece i prezzi cercando di attirare con offerte vantaggiose i clienti. Il mercato libero garantisce quindi la concorrenza tra i vari fornitori energetici. Con il mercato libero si è meno tutelati dai rincari ma si hanno più occasioni di risparmio. Il mercato libero offre inoltre anche maggiore flessibilità potendo i consumatori scegliere tra diverse tipologie di contratto, tra cui offerte a prezzo fisso o indicizzato. 

 

Come scegliere il proprio fornitore

Un buon consiglio è quello di confrontare le varie offerte disponibili e capire quanto siano vantaggiose le tariffe prima di fare il cambio, così da poter risparmiare. Sui portali specializzati, come Facile.it è possibile confrontare le migliori tariffe di luce e gas per trovare la soluzione più adatta alle proprie esigenze.

 

Da un punto di vista pratico, uscire dal mercato tutelato è facile: basta stipulare un nuovo contratto con un fornitore del mercato libero. Non è necessario disdire il contratto precedente perché ci penserà il nuovo fornitore ed entro un mese si riceveranno le bollette del nuovo piano tariffario scelto. Inoltre, non è previsto alcun intervento sul contatore e il passaggio è completamente gratuito.

 

I vantaggi del mercato libero

In un regime di concorrenza il primo vantaggio è dato sicuramente da un abbassamento dei prezzi, ma i benefici del mercato libero non si fermano qui. Nelle offerte proposte dai vari fornitori spesso possono essere incluse infatti scontistiche, servizi aggiuntivi o programmi fedeltà a vantaggio del cliente. In alcuni casi è possibile, inoltre, accedere a offerte che si basano su fonti di energia rinnovabili e si può scegliere tra tariffe a prezzo fisso, consentendo alle famiglie di prevedere il costo finale delle bollette, e tariffe a prezzo indicizzato, che seguono l'andamento di mercato.

 

Cosa succede se non si sceglie un nuovo fornitore

Chi, entro il termine fissato per il passaggio al mercato libero, non avrà scelto un fornitore, passerà, secondo quanto stabilito da Arera, al regime transitorio: il Sistema a tutele graduali (Stg). I clienti saranno assegnati automaticamente un nuovo fornitore, scelto tramite un'asta territoriale. La durata del Stg si prevede non superiore ai tre anni e garantirà la continuità del servizio alle famiglie che non hanno completato il passaggio al mercato libero.