Il talk dedicato all'innovazione tecnologica dell'industria bancaria, assicurativa e finanziaria
In un’epoca in cui l’intelligenza artificiale sta ridisegnando in profondità l'industria bancaria, assicurativa e finanziaria, Armundia TalkInn 2025 ha acceso i riflettori su uno dei temi più urgenti e strategici: come riportare l’essere umano al centro. “Technology, Back to Humans” è uno spazio di confronto per generare e capitalizzare conoscenza. L’evento ha visto confrontarsi startup, università, big tech, banche e assicurazioni su questioni che intrecciano innovazione, etica e cultura del servizio.
L’apertura dell’evento, moderato da Dario Donato, è stata affidata a Massimiliano Finazzer Flory per un viaggio emozionale tra passato e futuro, tra etica e tecnologia. Un modo per spostare l’attenzione dai soli indicatori di performance alle dimensioni più profonde e identitarie del cambiamento in corso.
Il primo panel ha affrontato il tema dell’equilibrio tra tecnologia, etica e cultura del servizio nei settori bancario e assicurativo. Con Gianluca Berghella (Armundia Group), Laura Grassi (Politecnico di Milano), Maurice Lisi (BPER Banca) e Luisa Todini (CNP Vita Assicura Spa), si è discusso di come l’intelligenza artificiale possa diventare un alleato nella personalizzazione dell’esperienza del cliente, nella costruzione di fiducia e nell’inclusione finanziaria. Il nodo centrale è culturale prima ancora che tecnico: come coniugare efficienza operativa e relazione umana in un contesto iper-digitale?
A seguire, l’economista Carlo Cottarelli è stato protagonista di un’intervista che ha analizzato lo scenario macroeconomico globale, dal ruolo dell’Europa nella competizione tecnologica alle nuove incognite sui mercati internazionali. L’intelligenza artificiale, in questo quadro, è osservata non solo come leva interna di trasformazione dei modelli bancari, ma anche come variabile strategica che incide sulle dinamiche di potere economico e politico.
Il secondo panel ha allargato lo sguardo alla geopolitica della tecnologia, per esplorare il rapporto tra innovazione tecnologica, economia e società, per capire dove sta andando il potere e dove dovrebbe andare la responsabilità. Con Gimede Gigante (ICE SDA Bocconi), Paola Inverardi (Gran Sasso Science Institute), Stefano Moriggi (Unimore) e Fabrizio Pagani (Vitale & Co), si è discusso delle sfide aperte in termini di sovranità digitale, regolazione dell’AI, rischi di concentrazione del potere tecnologico e necessità di un approccio europeo che non si limiti alla normazione, ma recuperi una visione industriale e strategica.