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Suzuki Jimny, lʼevoluzione radicale del 4x4 per tutti

Tornano le ridotte, ma lʼelettronica di sicurezza è completa

Vero, duro, autentico fuoristrada.

Piccolo, e questo ne fa un unicum con pochi concorrenti sul mercato (se non nessuno). È Suzuki Jimny, alla 4° generazione, un evergreen che ebbe la sua prima serie addirittura nel 1970. Tgcom24 lʼha provato questa settimana sulle strade della Gallura, in un itinerario offroad attraverso strade di montagna e di campagna.

Siamo andati lungo i percorsi offroad più esasperati dellʼentroterra gallurese, passando in luoghi dove di strada non cʼera più nulla, ma di fango, pietre e acqua era invece pieno. Una prova ad hoc per testare le doti di questo 4x4, che nei punti più critici chiede dʼinserire le marce ridotte, un ritorno allʼantico che piacerà ai fuoristradisti veri. Perché Jimny sa arrampicarsi come nessuno, anche sopra le rocce bagnate dalla pioggia che a prima vista parevano muri insormontabili. Supera angoli di attacco fino a 37° e da sempre è una delle auto più amate da chi vive in montagna, dove i “suzukini” sono presenza fissa, mentre sulle strade lisce della costa e delle città le prestazioni di base sono giusto sufficienti.

Che Jimny sia totalmente nuovo lo si vede fin dal design. Un rinnovamento radicale e azzeccato: le 5 feritoie della griglia sono state ridisegnate e lʼassetto alzato per darne unʼimpressione di maggior presenza. I passaruota maggiorati e le modanature laterali proteggono la vernice dagli imprevisti dello sterrato. È 5 cm più corto del vecchio Jimny (3,645 metri in tutto) e più largo di 4,5 cm, ma il vano bagagli cresce fino ai 377 litri. Bella fuori e bellissima dentro, perché tutto quel che mancava (vezzo o obsolescenza?) sul vecchio modello ora è presente: fari Full LED, touch screen da 7 pollici, connettività con gli smartphone Apple e Android.

Tutto è di serie sul Jimny IV, anche i sistemi di sicurezza elettronici e adattivi. Lʼunica eccezione è il cambio automatico che arriverà nel 2019. Invece nel programma di sicurezza attiva Suzuki Safety Support rientrano tutti sistemi di aiuto che la Casa nipponica ha voluto ribattezzare per renderli più facilmente comprensibili: il “guidadritto” è il mantenimento della corsia di marcia, lʼ“occhioallimite” è il sistema di riconoscimento dei cartelli stradali, lʼ“attentofrena” la frenata autonoma d'emergenza e il “restasveglio” il costante monitoraggio degli occhi per prevenire i colpi di sonno.

Nellʼinsieme Jimny è una vera automobile “cool”, quasi da collezione, e in effetti chi lo compra tende a tenerselo per decenni. In Italia nuovo Suzuki Jimny arriva questo fine settimana, lʼallestimento è unico ma full optional, include persino i sedili anteriori riscaldati. Il motore è anchʼesso nuovo, un efficiente 1.5 benzina da 102 CV Euro 6d. Cʼè un ammortizzatore di sterzo e la trazione 4x4 conta pure su sospensioni ad assale rigido. Prezzi a partire da 22.500 euro, lʼunico sfizio è la carrozzeria bicolore, che costa appena 400 euro in più. Il cambio automatico costerà 1.500 euro in più. Lʼobiettivo Suzuki è immatricolare in Italia 5.000 unità del nuovo Jimny.