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Una moto, tre ruote: Yamaha Niken vince la sfida

Attenzione però, cambia il modo di stare in sella

Osare è il verbo che più si addice a Yamaha.

Quando le sue moto vanno forte, in pista come nel cross, e per qualche anno sembrano invincibili, ecco che la Casa di Iwata tira fuori dal cilindro la sorpresa che non ti aspetti. Una di queste è Niken, la grande moto a tre ruote da 115 CV, protagonista questa primavera di un tour conoscitivo in Italia, con una serie di eventi e test ride iniziati a Palermo lo scorso febbraio e che terminano questo fine settimana ad Asiago e sul Lago di Garda.

Eccola, Yamaha Niken

Tgcom24 è andata a provarla e la prima cosa che va detta, subito, è che Niken è una vera moto! Chi si azzarda a fare riferimenti agli scooteroni Yamaha è totalmente fuori strada. La cosa più innovativa ha evidenza assoluta: ha tre ruote. La cosa non è di poco conto, perché come va in curva, come si comporta, è lʼaspetto che più costringe il pilota a cambiare modo di guidare. È qui che sʼiniziano a scoprire i vantaggi della moto giapponese: si entra in curva senza ansie da tombini, asfalto bagnato, brecciolino o buche. Entri in curva, pieghi e la moto ubbidisce, ma anche se entri lungo oppure stacchi al limite, le curve si fanno senza stress e puoi frenare mentre sei piegato senza problemi!

La Niken segue la curva come se fosse su due binari e quasi quasi provoca chi sta in sella, perché induce a pensare: “alla prossima curva piego di più e stacco dopo”. Difficile sintetizzare la sensazione a parole. Per guidare la Niken, il pilota deve pensare sì di essere in sella a una moto normale, con la prerogativa però che il mezzo ti toglie stress e fatica quando si affronta un percorso con tante curve. E la cosa non è scontata per il centauro, va imparata pian piano. Se si viaggia lungo la Costiera Amalfitana o il Ponente Ligure o si sale sui tornantoni del Tonale, beh cʼè solo di che benedire le due ruote davanti.

Nessun difetto? Calma, siamo solo allʼinizio, perché se lʼergonomia è ottima ‒ paragonabile in casa Yamaha a quella della Tracer 900 ‒ a far da contrappasso è la mole della Niken, che pesa 260 kg e nel traffico e nelle manovre da fermo si sentono tutti! In rettilineo è ovviamente stabile e ben bilanciata, ma in città non è proprio a suo agio. La moto ha lo stesso motore 3 cilindri di 847 cc della MT09, quindi ha cavalli e coppia sufficienti, ma la mole si fa sentire nelle accelerazioni. Comunque resta un bel motore, fluido e con una bella spinta anche nei sorpassi, sebbene il cambio ci sia parso un poʼ duro, nonostante la funzione quick shift.

I freni sono un poʼ sottodimensionati per la mole della moto, ma ci sono ABS e controllo di trazione, buono e mai invasivo. Elettronica di rilievo: il Traction Control ha due modalità, lʼacceleratore elettronico sfrutta tre mappature e cʼè il Cruise Control. Insomma niente a che vedere con uno scooter a tre ruote (Yamaha fa anche il piccolo Tricity 125). Questa è una moto vera, per prestazioni e divertimento, solo che è originale, ma forse è unʼidea di evoluzione della moto che hanno in testa gli strateghi Yamaha. Per definire la Niken sono stati creati unʼinfinità di concept. Disponibile in due allestimenti, base e GT, la Niken costa da 14.990 euro.