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Dal dieselgate allʼauto (un poʼ) più pulita

Oggi i nuovi diesel inquinano meno dei benzina

Dal dieselgate allʼauto (un poʼ) più pulita - foto 1
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Sono passati più di 4 anni dallo scoppio del Dieselgate, ma gli effetti non si sono ancora esauriti e meno ancora i risarcimenti dovuti dai costruttori agli automobilisti.

Lo scandalo dei motori diesel “taroccati” con software appositi per farli risultare meno inquinanti di quanto fossero in realtà colpì soprattutto il gruppo Volkswagen, ma non soltanto.

Appena qualche giorno fa un tribunale tedesco ha condannato il gruppo Daimler a pagare una multa di 870 milioni di euro. In America, invece, un manager del gruppo FCA è stato arrestato per violazioni del Clean Air Act, la legge Usa sulle emissioni degli autoveicoli. Il gruppo Volkswagen, come noto, ha invece pagato fior di miliardi di dollari di sanzioni in Usa, ma gli è andata decisamente meglio in Europa, tanto che Euroconsumers ‒ associazione di cui fa parte per lʼItalia Altroconsumo ‒ chiede che siano avviati i risarcimenti agli automobilisti truffati. In Italia sono 75.000 le adesioni alla class action promossa da Altroconsumo davanti al Tribunale di Venezia, ma la prossima udienza è prevista a fine marzo 2020, salvo rinvii…

Ma il Dieselgate a qualcosa è servito: i costruttori automobilistici hanno affrettato la conversione dei motori a gasolio, passando oggi agli standard Euro 6d e 6d-temp, e gettandosi di slancio nelle motorizzazioni ibride elettriche. Il risultato è che oggi le auto diesel inquinano meno di quelle a benzina, e spesso anche di quelle ibride, il cui vantaggio si coglie quasi esclusivamente in città. In autostrada invece, l’apporto del motore elettrico diventa trascurabile. Altroconsumo, le principali organizzazioni europee di consumatori e la potente ADAC (lʼACI tedesca) hanno condotto test indipendenti sulle emissioni di CO2 e i risultati si sono rivelati sorprendenti.

La classifica di Altroconsumo
Tre le fasi in cui si è articolato il test di Altroconsumo sulle emissioni auto. Il primo concerne il controllo del ciclo di omologazione su rulli (Wltp) previsto dai test europei; il secondo il controllo del ciclo “autostradale” per rilevare emissioni e consumi alle alte velocità e non previsto dai test europei; terzo e svolto soltanto dalle auto che hanno superato le due prove precedenti, il test su strada in condizioni reali (Rde, Real driving emissions), eseguito installando sulla vettura unʼapposita apparecchiatura.

Altroconsumo, le auto che inquinano realmente di meno

 

Risultato: la situazione tra diesel e benzina è stata quasi interamente ribaltata. Il primato di efficienza spetta alla Citroen C4 Cactus BlueHDi 100, prima fra le tante 4 stelle globali di Altroconsumo, ma consumi reali pari a 4,6 litri per 100 km contro i 3,8 dichiarati. Ricevono le 4 stelle globali anche Hyundai Kona 1.6 CRDi e Kia Ceed Sportswagon con lo stesso motore. La leadership nel segmento C la conquista la a sorpresa la Golf 1.6 Diesel, una soddisfazione per Volkswagen, ma fa bene anche la Mercedes B220d che è già Euro 6d e ha un motore da 140 CV! Nel segmento D primeggia la BMW 320d M Sport. Sono tutte auto a gasolio!

Per trovare le auto a benzina più pulite secondo i test Altroconsumo, bisogna andare alla Seat Ibiza 1.0 TSI e lo stesso motore monta pure la VW T-Cross, ma ci sono anche le francesi DS 3 Crossback PureTech 110 CV e Renault Megane 1.3 TCe, più la Fiesta 1.0 EcoBoost. Poi ancora diesel, le italiane conquistano 4 stelle globali con Alfa Romeo Giulia 2.2 Multijet e Fiat Tipo SW 1.6 Multijet. E ancora la Peugeot 308 BlueHdi 1.5, Opel Insignia Sports Tourer 2.0 CDTI e Dacia Duster 1.5 dCi. Unica ibrida la Hyundai Ioniq.