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MINI Countryman John Cooper Works, la nostra prova

La terza generazione della Countryman cambia aspetto ma non il temperamento. Cambia anche in abitacolo, dove offre tanto spazio in più. Ci siamo messi al volante della versione più sportiva. 

MINI Countryman John Cooper Works, la nostra prova - foto 1
Ufficio stampa MINI

La guardi, la guidi e pensi che, sebbene l’esperienza a bordo sia tipicamente MINI, con il passato non ha nulla a che vedere.

Questa Countryman, rispetto al precedente modello, è molto più grossa, sembra molto più Suv ed effettivamente è cresciuta nelle sue misure. Curiosi di capire come si sarebbe comportata la nuova Countryman, ci siamo messi al volante della nuova John Cooper Works.

 

Il nuovo stile

 La Countryman è giunta alla terza generazione e con una lunghezza di 445 cm dimostra a tutti di essere cresciuta di ben 14 cm, che l’accostano sempre di più al segmento dei Suv medi. Sulla sua veste si vedono sempre meno linee e forme tondeggianti a favore di uno stile più contemporaneo e massiccio. Progettata e nata sulla nuova piattaforma FAAR, già utilizzata per la BMW X1, si lascia notare per l'ampia superficie vetrata e per altri dettagli originali, come il portellone bombato, i fari e i fanali con tre “firme” luminose e l’elemento colorato, in tinta col tetto, sui vetri laterali dietro le porte. Guardandola davanti ci si accorge della griglia ottagonale, più grande e squadrata, mentre i gruppi ottici adottano al posto della cornice cromata una luce diurna a LED suddivisa in più segmenti e personalizzabile. Stessa storia per i fanali, che oltre ad essere più sottili offrono la possibilità di una triplice personalizzazione. La vista laterale invece mette in risalto, oltre ai cerchi da 19” o 20”, le maniglie a filo carrozzeria e la caratterizzazione del montante sulla terza luce, che indica la versione del modello.

 

MINI Countryman John Cooper Works, la nostra prova - foto 3
Ufficio stampa MINI

 

Un abitacolo tutto nuovo

 Anche l’abitacolo è un mondo tutto nuovo da scoprire e senza ombra di dubbio il ruolo da protagonista viene recitato dal nuovo display OLED circolare, grande 9,4”. Protagonisti assenti invece sono il quadro strumenti frontale, sostituito dall'head-up display e il cluster di pulsanti fisici sul tunnel, insieme al comando a rotella, molto utile per spaziare nell’infinito mondo dell’infotainment di MINI (una mano, in tal senso, arriva dall'assistente Spyke). Tutto il resto è fatto di curiosi abbinamenti, di materiali diversi dal solito, come la stoffa per il cruscotto e il mobiletto centrale, di assemblaggi e accostamenti cromatici ben fatti e di tanto tanto spazio, con il divanetto posteriore che scorre avanti e indietro di 13 cm, gli schienali che si inclinano all'indietro di 12° e un bagagliaio di 460 litri (55 litri in più rispetto alla vecchia Countryman).

 

MINI Countryman John Cooper Works, la nostra prova - foto 5
Ufficio stampa MINI

 

Le nostre sensazioni di guida

 Come approccio alla nuova generazione abbiamo guidato la John Cooper Works, mossa dal quattro cilindri in linea turbo benzina del gruppo Bmw, con potenza di 300 Cv e coppia di 400 Nm, unità che resiste ancora da ogni sorta di elettrificazione. Si tratta di un motore che sa fare il suo dovere e che è sempre presente e oltretutto è capace di mettere in risalto il valore aggiunto di una MINI, ovvero l’assetto, che tendenzialmente strizza l’occhio al piacere di guida sportivo, tanto caro ai clienti del brand inglese. Al volante della nuova Countryman, le modalità di guida cambiano il temperamento di questa terza generazione, così se in Green la vettura è quiete e docile, acquista un po’ più di voce nella modalità Core (simile a una più diffusa Comfort). Se poi si vuole mettere a dura prova la Countryman, con la volontà di divertirsi un po’, allora bisogna passare alla modalità di guida Go Kart.

 

MINI Countryman John Cooper Works, la nostra prova - foto 4
Ufficio stampa MINI

 

In generale, e come tutte le MINI, anche la nuova Countryman fila via liscia, omogenea nella sua dinamica, reattiva tra le curve senza essere mai goffa, pronta nella frenata quando serve. Inutile dirlo, anche in Green l’assetto resta comunque un po’ rigido, ma stiamo parlando di una MINI, è giusto che sia così. Quali sono le altre MINI Countryman in listino? La sua gamma si divide in quattro allestimenti: Essential, Classic, Flavoured e JCW, mentre le versioni disponibili sono la Countryman C, col 1.5 benzina mild hybrid da 170 CV, la Countryman S ALL4, con il 2.0 benzina mild hybrid da 218 CV e la trazione integrale, la Countryman D, con il 2.0 a gasolio da 163 CV in versione mild hybrid e le elettriche E e SE ALL4, a singolo e doppio motore con 204 CV e 313 CV. Infine, i prezzi: la terza generazione ha un listino di partenza di 34.900 euro della Countryman C e arrivare ai 51.000 euro della sportiva John Cooper Works.

 

MINI Countryman John Cooper Works, la nostra prova - foto 2
Ufficio stampa MINI

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