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Limite di velocità massima a 150 km/h in autostrada? Il punto della situazione

Il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini intende favorire l'aumento dei limiti di velocità in autostrada a 150km/h. Ecco i motivi della proposta.

Limite di velocità massima a 150 km/h in autostrada? Il punto della situazione - foto 1
Pixabay

Non è la prima volta che si parla dell'aumento dei limiti di velocità in autostrada.

In passato il Ministro Pietro Lunardi (2001) propose di aumentare la velocità massima su alcune tratte autostradali e successivamente, nel 2019 e nel 2021, fu la Lega a riproporre un focus sulla tematica.

 

Perchè si vuole alzare il limite a 150 km/h

 In tempi recenti il Ministro Salvini non ha nascosto l’interesse nel raggiungere l’obiettivo dell’innalzamento dei limiti di velocità su alcune tratte delle autostrade italiane: “stiamo facendo tutte le valutazioni perché ci sono tratte autostradali ampie dove sul modello tedesco si potrebbe pensare anche di aumentare i limiti di velocità, visto il basso tasso di incidentalità perché purtroppo la stragrande maggioranza dei morti non sono più su autostrada ma sono sulle strade extraurbane”.

 

L’idea del Ministro Salvini è quella d'innalzare di 20 km/h il limite massimo nelle tratte in cui ci sono i due requisiti utili a consentirlo, ovvero la presenza del sistema Tutor per rilevare la velocità dei veicoli in transito e le tre o più corsie per senso di marcia affinché lo scorrimento dei veicoli possa meglio defluire.

 

Dove si potrebbe viaggiare a 150 km/h

 Da più di un mese varie testate pubblicano mappe delle tratte autostradali in cui si potrebbe viaggiare a 150 km/h se venisse approvata la proposta. Chiaramente nessuna di queste si può considerare ufficiale, ma analizzandole bene e tenendo in mente i due requisiti fondamentali, è probabile inserire le seguenti tratte tra quelle candidate a offrire la possibilità di innalzare il limite di velocità a 150 km/h.

 

Limite di velocità massima a 150 km/h in autostrada? Il punto della situazione - foto 2
Pixabay

 

Potrebbe essere accreditata l’A8 Milano-Varese dall'intersezione con la A9 fino alla barriera di Milano, quindi per 33,6 km sull'A4 da Milano Est a Bergamo; l'A1 per ben 70 km, dall'allacciamento dell'A22 sino a quello con l'A14, poi l'A26 per 12 km fra Vercelli Est e l'allacciamento con la A4. È ipotizzabile immaginare fattibili le tratte tra le uscite Modena Nord e Sud sull'A1, quindi sull'A27 Venezia Belluno fra i caselli Treviso Nord e Treviso Sud, poi sull'A14 fra Faenza e Forlì, sulla Milano-Napoli fra Colleferro e Agnani-Fiuggi e infine sull'A1 Cassino-San Vittore e l'A30 Caserta-Salerno, due tratti da 20 km ciascuno.

 

I calcoli di Altroconsumo

 Partendo da un possibile ok all’innalzamento del limite di velocità a 150 km/h, Altroconsumo stima l’impatto della decisione sui consumi, l’inquinamento e la sicurezza. Così, a un consumo di carburante più elevato del 20% (analisi effettuata su un’auto che a 130 km/h consuma 8 litri ogni 100 chilometri e a 150 km/h 9,7 litri ogni 100 chilometri), corrisponde un aumento delle emissioni di CO2 direttamente proporzionale al consumo di carburante, cioè del 20%. Altroconsumo prende in esame anche il fattore sicurezza, considerando spazio di arresto in caso di frenata, sbandamento, cono visivo e conseguenze in caso di incidente.  

 

È più pericoloso viaggiare a 150 km/h?

 Per calcolare lo spazio di frenata, nel settore, si applica la formula empirica “S (spazio di frenata) = v2/150”, dove “v” è la velocità a cui sta viaggiando l’auto e 150 è un denominatore che considera tutte le variabili sopra descritte simulando una situazione di aderenza, tra auto e asfalto, intermedia. Il risultato è che se serve uno spazio di arresto di 149 m viaggiando a 130 km/h, a 150 km/h si passa a 192 m, per cui secondo le stime, viaggiando a 150 km/h servono oltre 40 metri in più per arrestare completamente il veicolo in caso di necessità.

 

Altroconsumo considera anche che all’aumentare della velocità cresce la possibilità che l’auto sbandi, inoltre si riduce il “cono visivo” del conducente, che avrà maggiore difficoltà a percepire rischi o pericoli che provengono lateralmente e reagire adeguatamente. Nel bilancio finale, secondo Altroconsumo, a favore dei 150 km/h c’è solo la riduzione dei tempi di percorrenza, così se si prende come esempio la tratta Milano-Brescia, viaggiando a 130 km/h si percorrerebbero i 75 km in circa 34 minuti e 30 secondi, mentre viaggiando a150 km/h si impiegherebbero invece circa 30 minuti, portando a casa un risparmio di soli 4 minuti e mezzo.

 

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