Il suo debutto è previsto nella primavera del 2026. Tra i particolari un powertrain da oltre 1.000 Cv e un sound speciale.
© Ufficio stampa Ferrari
Verrà svelata così la prima elettrica della Ferrari, a piccoli passi...o meglio, secondo le parole di Benedetto Vigna, Ceo del Cavallino Rampante, sarà "un percorso di tre tappe che ci porterà entro la prima metà del 2026 a scoprirla nella sua interezza". Prima tappa, il powertrain.
Proprio così e saranno distribuiti due per assale. La loro carta d'identità parla di motori di tipo sincrono a magneti permanenti con rotori Halbach. Sono stati pensati per avere tutte le componenti integrate, dall'elettronica di potenza all'inverter, a tutto vantaggio degli ingombri e della densità di potenza. Tra le soluzioni particolari che derivano dal motorsport, troviamo magneti segmentati montati superficialmente per aumentare l'efficienza e orientare il flusso magnetico verso lo statore per incrementare la densità di coppia.
Le due unità poste all'anteriore possono lavorare su regimi di rotazione di 30.000 giri al minuto e sono capaci di una potenza di 210 kW-286 CV e 3.500 Nm di coppia, con una densità di 3,23 kW/kg. Piccolo particolare dell'assale anteriore: al suo interno c'è un inverter (il suo peso è di 9 kg) che genera una potenza di 300 kW. Passando al posteriore i due motori lavorano su regimi di rotazione inferiori, a 25.500 giri/minuto, sviluppando una potenza di 620 kW-843 CV, con una densità di 4,87 kW/kg. A conti fatti, tutti i motori regalano alla futura elettrica di Ferrari una potenza di 1.000 CV, mentre la coppia nella più performante delle modalità di guida è pari a 8000 Nm.
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Il pacco batteria (in nichel, manganese e cobalto) si trova al centro del telaio e ha una portata di 122 kWh. E' composto da quindici moduli ognuno con quattordici celle, che diventano così un totale di 210 (provengono dall’azienda coreana Ski on): si tratta di una batteria capace di una densità energetica di quasi 195 Wh/kg, che offre un'autonomia massima dichiarata di circa 530 chilometri. Gianmaria Fulgenzi, ingegnere a capo dello sviluppo prodotti Ferrari, ha specificato che "sarà una supercar, avrà diversi caratteri e sarà spaziosa. Certamente sarà una vera Ferrari da godersi con la famiglia e gli amici".
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Lato performance la vettura raggiungerà da ferma i 100 km/h in 2,5 secondi e avrà una velocità massima di 310 km/h, mentre sul fronte della ricarica l'elettrica di Maranello potrà assorbire energia fino a 350 kW in corrente continua e 22 kW in alternata. Infine Fulgenzi si è soffermato sulla decisione di costruirla interamente a Maranello: "motori, inverter, batterie e tutto ciò che compone l’Elettrica è realizzato qui. È il nostro valore aggiunto e l’unico modo per controllare la qualità dei nostri modelli. Una Ferrari è per sempre e lo sarà anche l’Elettrica".
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Quante volte avete letto di automobili elettriche che tramite dispositivi avanzati sono capaci di ricreare il sound di un propulsore alimentato a benzina o a gasolio? Non poche volte e il risultato è comunque sempre discutibile, motivo per cui in Ferrari hanno deciso di non adottare questo sistema. A Maranello hanno applicato nell'Elettrica un sensore ad alta precisione (accelerometro) installato sull'assale posteriore: il suo compito è quello di catturare le frequenze del powertrain e amplificarle con equilibrio per diffonderle nell'ambiente. In questo modo il suono generato sarà percepibile anche all'interno dell'abitacolo e darà al guidatore un feedback adeguato alla tipologia di percorso scelto e di andatura decisa.
(di Francesco Parente)