Dal 20 ottobre via alle domande per il contributo destinato ai giovani che vogliono conseguire patenti professionali. Tutto quello che c’è da sapere su requisiti, importi e procedure
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Oggi prende il via il click day per il Bonus Patente 2025, l'incentivo promosso dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per favorire l'accesso dei giovani al settore dell'autotrasporto. Il contributo, che può arrivare fino a 2.500 euro, è destinato a coprire parte delle spese per ottenere patenti professionali e la carta di qualificazione del conducente (CQC). Una misura che punta a colmare la carenza di autisti nel trasporto merci e persone, e a offrire nuove opportunità di lavoro. Di seguito, una guida pratica per capire a chi spetta il bonus, come funziona, e quali sono i passi da compiere per presentare la domanda.
Il Bonus Patente è un contributo economico riservato ai giovani che intendono conseguire patenti di guida professionali e le relative abilitazioni. L'iniziativa si inserisce nel programma "Patenti giovani autisti per l'autotrasporto", finanziato dallo Stato italiano, con l'obiettivo di ridurre i costi per chi vuole entrare nel settore del trasporto merci e persone. La misura nasce per contrastare la cronica carenza di autisti, soprattutto nel comparto merci, offrendo un sostegno economico concreto. Il fondo destinato all'operazione prevede uno stanziamento annuale pari a circa 5,4 milioni di euro per il periodo 2023-2026. L'incentivo sarà disponibile fino al 31 dicembre 2026, salvo esaurimento anticipato dei fondi stanziati.
Il bonus è riservato a giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni, cittadini italiani o stranieri regolarmente residenti in Italia e in possesso di un permesso di soggiorno valido. Per accedere al contributo è necessario essere iscritti, o iscriversi, a un corso di formazione per il conseguimento della patente professionale o della Carta di Qualificazione del Conducente (CQC), presso un ente o una scuola guida riconosciuta. L'incentivo non è soggetto a limiti di reddito o ISEE e può essere richiesto una sola volta per persona. Restano esclusi coloro che intendono ottenere una patente ordinaria di categoria A o B, destinata all'uso privato.
Il contributo previsto dal Bonus Patente 2025 copre fino all'80% delle spese effettivamente sostenute per la formazione, con un tetto massimo fissato a 2.500 euro. Tra le spese coperte rientrano i costi per l'iscrizione al corso, le ore di lezione teorica e pratica, le tasse d'esame e l'ottenimento della patente o della CQC.
L'incentivo non è cumulabile con altri contributi aventi lo stesso scopo e non costituisce reddito imponibile. Una volta ottenuto, viene erogato sotto forma di voucher digitale, che potrà essere speso esclusivamente presso autoscuole accreditate aderenti al programma.
Per ottenere il bonus è necessario presentare domanda attraverso la piattaforma online del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, disponibile sul sito ufficiale dedicato al Buono Patente Autotrasporto. L'accesso al portale è consentito tramite credenziali digitali SPID, CIE o CNS.
Il primo click day è fissato per il 20 ottobre 2025 alle ore 12: da quel momento sarà possibile inoltrare la richiesta in ordine cronologico, fino a esaurimento delle risorse disponibili. Una volta ricevuto il voucher, il beneficiario ha 60 giorni per attivarlo presso una scuola guida aderente. Successivamente, ha tempo 18 mesi per completare il percorso formativo.
Per comprendere meglio il beneficio economico offerto dal Bonus Patente, è utile considerare alcuni scenari concreti. Se un corso completo per ottenere la patente di categoria C e la CQC ha un costo complessivo di circa 3.100 euro, con il bonus si potrà ottenere un contributo pari all'80% della somma, ovvero 2.480 euro. Il costo effettivo a carico del beneficiario sarà quindi di appena 620 euro. In un secondo esempio, se il corso ha un prezzo complessivo di 2.800 euro, il bonus coprirà 2.240 euro, lasciando a carico del candidato i restanti 560 euro. È importante sottolineare che il contributo non può in nessun caso superare il tetto massimo di 2.500 euro, anche se l'80% delle spese risulterebbe superiore.
Le categorie di patenti per le quali è possibile usufruire del bonus includono: C, C1, CE, C1E (per il trasporto merci); D, D1, DE, D1E (per il trasporto persone). Inoltre, rientra nel beneficio anche la CQC, indispensabile per svolgere attività di guida professionale su mezzi destinati al trasporto di merci o passeggeri.
Sono escluse le patenti di categoria A e B, in quanto rivolte alla guida di veicoli privati e non professionali. Le autoscuole accreditate forniranno informazioni dettagliate sui percorsi formativi ammessi e sulla documentazione da presentare.
Il Bonus Patente rappresenta una misura concreta per favorire l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, in un comparto – quello del trasporto su strada – che registra da anni una significativa carenza di personale qualificato. Secondo le associazioni di categoria, il fabbisogno di nuovi autisti è in costante aumento, e questa agevolazione può contribuire a colmare il divario.
Grazie all'assenza di limiti reddituali, il bonus è accessibile anche ai giovani con minori disponibilità economiche, rendendo più equo l'accesso a una professione qualificata e ben retribuita. L'incentivo, infine, stimola il ricambio generazionale e sostiene l'innovazione nel settore dei trasporti, cruciale per la mobilità di merci e persone.