L'Ucraina ha un nuovo premier: è Yulia Svyrydenko
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Con un voto schiacciante del Parlamento, la nomina di Yulia Svyrydenko segna un cambio di passo nel governo ucraino. Ecco chi è, cosa ha fatto e perché rappresenta una scelta strategica per il presidente Zelensky
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La guerra continua, l'economia arranca, ma Volodymyr Zelensky rilancia: l'Ucraina ha una nuova premier. Si chiama Yulia Svyrydenko, ha 39 anni, è economista, tecnocrate, ed è la prima donna dal 2010 a guidare il governo. La sua nomina, approvata a larga maggioranza dalla Verkhovna Rada, rappresenta una svolta simbolica e strategica: meno politica, più risultati. Ecco chi è la nuova leader scelta per traghettare il Paese tra guerra e ricostruzione.
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Yulia Anatoliivna Svyrydenko è nata il 25 dicembre 1985 a Černihiv, città dell'Ucraina settentrionale. Laureata con lode in gestione antimonopolio presso l'Università di Economia Nazionale di Kiev, ha completato la sua formazione con corsi specialistici in Svezia e Germania, affermandosi nel tempo come economista pragmatica e preparata. La sua carriera inizia nell'amministrazione economica regionale, prima come esperta di sviluppo e poi come vice-governatrice. È proprio in quel contesto che attira l'attenzione del governo centrale, venendo coinvolta in missioni commerciali all'estero già nel 2011, quando guida la delegazione ucraina in Cina per conto della regione di Chernihiv. Nel 2018, passa al Ministero dello Sviluppo Economico. Tre anni dopo, è vice capo dell'Ufficio del Presidente. Ma è nel 2021 che riceve l'incarico chiave: vice primo ministro e ministro dell'Economia. Un ruolo che la proietta al centro delle decisioni più delicate.
Nel maggio 2020, Svyrydenko entra nel gruppo negoziale sul Donbass, un segnale chiaro della fiducia del presidente nei suoi confronti. La sua presenza diventa costante nei dossier più delicati, dalle relazioni economiche con l'Occidente alla gestione delle risorse durante la guerra. Zelensky la promuove nel suo staff ristretto, affidandole dossier strategici. Svyrydenko si fa notare per rigore, affidabilità e una capacità tecnica rara in un contesto segnato da instabilità. Non è un volto televisivo, ma una figura di sostanza, come la definiscono alcuni analisti. Nel luglio 2025, con la necessità di dare un nuovo impulso politico in piena guerra, Zelensky decide di cambiare premier. Denys Shmyhal passa alla Difesa e propone proprio lei per succedergli: il 17 luglio, la Verkhovna Rada approva la sua nomina con 262 voti su 450.
Dietro la nomina, c'è una precisa visione politica. Svyrydenko è considerata la mente dietro l'accordo con gli Stati Uniti per lo sfruttamento dei minerali rari in Ucraina, cruciale per garantire entrate e supporto strategico. Il suo approccio pragmatico, orientato al risultato, piace a Washington. Zelensky ha dichiarato che serviva “una scossa economica” per superare la fase di stallo. E la nuova premier incarna questa direzione: meno diplomazia, più esecuzione. Il nuovo governo si concentra su industria bellica, ricostruzione, e protezione sociale. La nomina arriva anche in un momento delicato per le relazioni internazionali. La leadership femminile di Svyrydenko è vista positivamente da molti partner occidentali, in particolare dall'amministrazione Usa, in pieno ribilanciamento della politica estera post-elettorale.
La nuova premier affronta una doppia emergenza: sostenere l'esercito e rilanciare un'economia devastata. Il bilancio statale è sotto pressione, il debito cresce, le esportazioni sono frenate dalle infrastrutture danneggiate. Svyrydenko dovrà accelerare la produzione interna, in particolare quella legata alla difesa. Inoltre, è chiamata a gestire i fondi della ricostruzione, inclusi quelli europei e del piano USA. La trasparenza e l'efficienza saranno due elementi chiave del suo mandato. Un altro fronte sarà quello sociale: sostenere le famiglie sfollate, favorire il rientro dei profughi, e mantenere coesione nazionale. Con una guerra ancora in corso e una società stanca, la premier dovrà tenere insieme resilienza e riforme.
Yulia Svyrydenko è solo la seconda donna nella storia ucraina a ricoprire la carica di primo ministro, dopo Yulia Tymoshenko. Ma il contesto attuale rende il suo ruolo ancora più rilevante: è la prima leader donna di un Paese in guerra da quattro anni. La sua figura rompe alcuni schemi nella politica ucraina, ancora molto maschile e orientata alla visibilità mediatica. Tecnocrate, economista, non ha un partito personale né una base elettorale: rappresenta la scelta del presidente per gestire una fase emergenziale con competenza. Il suo successo dipenderà dalla capacità di attuare le riforme promesse e dalla tenuta del governo sotto i colpi della guerra. Intanto, Zelensky ha scommesso su di lei. E ora, gli occhi del mondo sono puntati su Yulia Svyrydenko.