Al via al vertice dell'Organizzazione per la Cooperazione. Presenti oltre 20 leader mondiali, tra cui Putin. Dagli esperti il summit cinese è visto come un tentativo di rafforzare il ruolo di Pechino nei confronti degli Usa di Trump
Cina e India "sono partner di cooperazione, non rivali". Lo ha detto il presidente Xi Jinping, incontrando a Tianjin il premier indiano Narendra Modi in vista del vertice dell'Organizzazione per la cooperazione di Shanghai. Per il leader cinese i due Paesi, i più popolosi del mondo, "rappresentano opportunità reciproche di sviluppo, piuttosto che minacce". Anche Modi, nel discorso di apertura postato sui social, ha spiegato che Pechino e New Delhi sono "impegnati a portare avanti le nostre relazioni sulla base di fiducia reciproca, rispetto e sensibilità".
Al vertice partecipano oltre 20 leader mondiali, tra cui Putin. Il summit è visto da molti come un tentativo della Cina di rafforzare il suo ruolo in opposizione agli Stati Uniti di Donald Trump.
Come anticipato dall'assistente al ministero degli Esteri Liu Bin, Xi e i leader Sco firmeranno una dichiarazione congiunta, approveranno una strategia di sviluppo per i prossimi dieci anni e adotteranno una serie di documenti sul rafforzamento della sicurezza e della cooperazione economica e culturale.
Putin andrà poi a Pechino, dove sono previsti colloqui con l'omologo cinese Xi Jinping, un vertice trilaterale con la Cina e la Mongolia e la partecipazione alle celebrazioni per l'80esimo anniversario della vittoria sul Giappone e la fine della Seconda guerra mondiale. Nel corso della visita sono inoltre previsti incontri bilaterali con diversi leader stranieri.