In vista del Consiglio europeo del 18 e 19 dicembre, la presidente della Commissione fa il punto sulla sicurezza comune e sul sostegno dell'Unione a Kiev
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"Viviamo in un mondo di guerre, un mondo di predatori", ha dichiarato la presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen intervenendo durante l'assemblea plenaria del Parlamento europeo in vista del vertice del Consiglio Ue del 18 e 19 dicembre. "Noi europei dobbiamo difenderci e contare su noi stessi" perché "la pace di ieri è finita" e "non abbiamo tempo per abbandonarci alla nostalgia, ciò che conta è come affrontiamo il presente". Von der Leyen ha sottolineato che "non possiamo permetterci di lasciare che le visioni del mondo degli altri ci definiscano".
"Il nostro compito al summit di questa settimana è dimostrare che siamo concentrati sui nostri interessi strategici e sulle nostre priorità", ha affermato von der Leyen, elogiando i traguardi raggiunti dall'Unione in materia di difesa ed energia. "Da quando abbiamo iniziato a parlare di indipendenza, molti sono stati scettici. Ma basta guardare a ciò che abbiamo già fatto: dalla difesa all'energia abbiamo reso possibile l'impossibile. Siamo pronti a fare di più perché - sostiene - nella nostra indipendenza ci sentiamo più forti e un'Europa più forte è un partner più forte".
"L'Europa deve essere responsabile della propria sicurezza: non è un'opzione ma un obbligo. Conosciamo le minacce che ci troviamo ad affrontare e le affronteremo". Per von der Leyen è essenziale che l'Unione si faccia trovare pronta in qualsiasi momento. "Dopo decenni di investimenti insufficienti, finalmente siamo a una svolta. Stiamo trasformando la nostra base industriale della difesa in un'area in grado di fornire tecnologie all'avanguardia. Negli ultimi dieci anni, abbiamo investito otto miliardi di euro nel Fondo per la difesa: entro il 2030 arriveremo a 800 miliardi. Questa crescita sulla difesa - ha precisato von der Leyen - riguarda anche la nostra libertà, prosperità e indipendenza".
Durante il suo intervento, von der Leyen ha parlato delle modalità del sostegno dell'Europa a Kiev, tema al centro del Consiglio Ue del 18 e 19 dicembre dove si discuterà anche degli asset russi congelati. "Non c'è atto di difesa più importante del sostegno all'Ucraina. I prossimi giorni saranno cruciali per garantire questo obiettivo, conosciamo l'urgenza e sta a noi scegliere come finanziare la lotta dell'Ucraina". Secondo von der Leyen, "l'immobilizzazione prolungata degli asset russi è un forte messaggio politico: finché Mosca non porrà fine alla guerra, i beni resteranno congelati".