DISCORSO ALLA NAZIONE

Usa, Trump agli americani: "Ho ereditato un disastro, ma ora l'America è tornata"

Il presidente americano attacca l'amministrazione Biden e promette: "Sto sistemando le cose, avremo un boom economico mai visto prima"

18 Dic 2025 - 07:25

"Undici mesi fa ho ereditato un disastro, ma sto sistemando le cose". Lo ha detto Donald Trump nel corso del suo discorso alla Nazione. "Eravamo invasi dai migranti illegali, transgender nello sport delle donne, avevamo i peggiori accordi commerciali", ha spiegato il presidente Usa attaccando nuovamente l'amministrazione Joe Biden per il caos che ha trovato quando è entrato alla Casa Bianca per la seconda volta. "Ora avete invece un presidente che si batte per gli americani, e abbiamo già raggiunto grandi risultati. Ora l'America è tornata", ha messo in evidenza.  

Attacco diretto all'amministrazione Biden

 Trump ha elencato una lunga serie di problemi a suo giudizio attribuibili all'era Biden: confini aperti, uomini transgender che partecipano a competizioni sportive femminili, criminalità, "i peggiori accordi commerciali mai stipulati" e un governo federale "malato e corrotto". Negli ultimi quattro anni, ha detto ancora, "gli Stati Uniti sono stati governati da politici che hanno lottato solo per gli addetti ai lavori, gli immigrati clandestini, i criminali di carriera, i lobbisti delle grandi aziende, i prigionieri, i terroristi e soprattutto le nazioni straniere che si sono approfittate di noi a livelli mai visti prima".

"Avremo un boom economico mai visto prima"

 Tuttavia, ha detto il leader della Casa Bianca, "in pochi mesi, siamo passati dal peggio al meglio". Grazie ai dazi, "la mia parola preferita", gli Usa che "un anno fa erano un Paese morto, fallito", potranno beneficiare di "18 trilioni" di dollari di investimenti. "Sto sistemando le cose, avremo un boom economico mai visto prima", ha poi assicurato nel tentativo di placare i malumori crescenti di fronte a un caro vita che non molla la presa e un mercato del lavoro che mostra segnali di crescente debolezza. 

Questione immigrazione

 "Dal primo giorno ho assunto azioni immediate per fermare l'invasione del nostro confine meridionale. Negli ultimi sette mesi a nessun immigrato illegale è stato consentito di entrare nel nostro Paese: un'impresa che tutti dicevano fosse del tutto impossibile". Gli Usa, ha aggiunto Trump, "hanno ora il confine più forte al mondo e nella storia della nostra Nazione". Gli Usa "stanno deportando criminali e ripristinando la sicurezza nelle nostre città più pericolose", ha detto il presidente, citando in particolare Washington, dove la Casa Bianca ha schierato la Guardia nazionale.

Il "dividendo del guerriero"

 Il presidente ha anche annunciato che "1.450.000 militari riceveranno uno speciale bonus, che chiamiamo "dividendo del guerriero", prima di Natale, "in onore della fondazione della nostra Nazione nel 1776: invieremo a ogni soldato 1.776 dollari". Gli assegni sono "già in arrivo", grazie ai dazi doganali che hanno generato entrate aggiuntive per la nazione. "Abbiamo guadagnato molti più soldi di quanto chiunque pensasse grazie ai dazi, e questa misura ci ha aiutato. Nessuno lo merita più dei nostri militari, e faccio i miei complimenti a tutti", ha detto il presidente Usa.

Politica estera solo sfiorata nel discorso

 Rivolgendosi direttamente agli americani per meno di 20 minuti, il presidente non si è soffermato sulla politica estera, limitandosi solo a un accenno a Gaza. "Ho risolto otto guerre. Ho risolto la guerra a Gaza portando la pace in Medioriente per la prima volta in anni", ha detto senza mai nominare l'Ucraina o il Venezuela.

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