Il primo cittadino ha annunciato in un video sui social il ritiro dalla corsa per la rielezione, dopo scandali, inchieste e sondaggi sfavorevoli. Rimane sindaco fino a fine mandato, ma lascia campo libero a Mamdani, Cuomo e Sliwa
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A sorpresa, a poco più di un mese dalle elezioni municipali, il sindaco di New York Eric Adams ha annunciato il ritiro dalla corsa per la rielezione. La decisione, comunicata in un video diffuso sui social, arriva dopo mesi di scandali, un'inchiesta federale per corruzione poi archiviata e sondaggi che lo davano in netto svantaggio rispetto agli sfidanti. Adams, 65 anni, resterà in carica fino alla fine del suo mandato ma rinuncia a proseguire la campagna elettorale, lasciando campo aperto a tre candidati molto diversi tra loro e segnando un vero terremoto politico per la metropoli americana.
Nel messaggio diffuso su X (ex Twitter), Adams ha spiegato di non essere più "un candidato credibile" dopo un anno di scandali e speculazioni mediatiche. Ha citato le difficoltà nel raccogliere fondi per la campagna e il peso residuo dell'inchiesta federale che lo aveva accusato di aver accettato contributi illegali e viaggi pagati da un funzionario turco. L'indagine è stata archiviata all'inizio del 2025, ma aveva già incrinato la fiducia dell'opinione pubblica. "Nonostante i risultati ottenuti, non posso continuare questa campagna elettorale", ha detto, rivendicando però i successi sul fronte della sicurezza urbana, con i reati tornati ai livelli pre-pandemia.
L'uscita di scena del sindaco uscente ridisegna la sfida politica. In campo restano tre figure molto diverse:
La notizia del ritiro ha suscitato immediate reazioni. Mamdani ha accusato Cuomo di rappresentare "la vecchia politica dei privilegi e dei soldi facili", promettendo una svolta radicale per New York. Cuomo, dal canto suo, ha elogiato Adams per aver messo "il bene della città davanti alle ambizioni personali", mentre il portavoce di Sliwa ha ribadito che il leader repubblicano "è l'unico in grado di battere Mamdani".
Secondo gli ultimi rilevamenti di settembre, Mamdani risulta ampiamente in testa, con Cuomo staccato di diversi punti percentuali e Sliwa più indietro. Alcuni sondaggi ipotizzano che l'uscita di Adams possa avvantaggiare Cuomo, accorciando le distanze, ma resta incerto se il suo bacino di voti sarà sufficiente a modificare gli equilibri. La data chiave è il 4 novembre 2025, quando gli elettori sceglieranno il nuovo sindaco.
Eletto nel 2021 ed entrato in carica l'anno successivo, Adams è stato il secondo sindaco afroamericano di New York. Ex capitano della polizia e presidente del distretto di Brooklyn, si era presentato come il candidato della sicurezza e del rilancio economico post Covid. Tuttavia, la sua amministrazione è stata travolta da dimissioni eccellenti, raid federali e accuse di corruzione. Nonostante non siano mai arrivate condanne, i sospetti hanno indebolito la sua immagine. Il sostegno espresso a Donald Trump, in cambio della chiusura del procedimento federale, ha ulteriormente alienato parte dell'elettorato democratico.
Il ritiro di Adams non cancella il suo nome dalle schede elettorali, già stampate secondo le scadenze elettorali locali. Di fatto, però, la sua corsa è conclusa e l'attenzione si sposta sugli altri candidati. Il voto di novembre si preannuncia come un passaggio cruciale: una sfida tra la spinta progressista di Mamdani, il ritorno al centro di Cuomo e la scommessa repubblicana di Sliwa. Per la metropoli americana, che esce da anni di pandemia e tensioni sociali, si tratta di un bivio destinato a segnare il prossimo futuro.