FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Usa, Dem negano fondi per il muro: Trump abbandona incontro | E subito twitta: "Tempo perso con loro"

Il presidente non arretra e il Paese rimane nello shutdown. Situazione in stallo da 18 giorni

Usa, Dem negano fondi per il muro: Trump abbandona incontro | E subito twitta:
-afp

Ancora nulla di fatto negli Usa per superare l'impasse dello shutdown.

All'incontro col presidente i leader democratici in Congresso, Nancy Pelosi e Chuck Schumer, hanno ribadito l'intenzione di negare i fondi per il muro col Messico. E Donald Trump, che li aveva invitati alla Casa Bianca per tentare di riannodare il dialogo, ha abbandonato l'incontro. "Una totale perdita di tempo", ha twittato subito dopo.

"Ho appena lasciato il meeting dicendo 'bye bye, non c'è più niente altro su cui lavorare'". Ha scritto Trump riferendosi all'incontro lampo avuto con gli avversari Democratici. Secondo Trump, poi, il partito repubblicano è totalmente unito nel sostenere lo shutdown e la realizzazione del muro col Messico. Il presidente ha parlato coi giornalisti in Congresso dopo aver incontrato i rappresentanti del Grand Old Party.

Trump condiziona la fine dello shutdown del settore pubblico Usa, che non ha più fondi per operare in quanto il budget non è stato approvato dal Congresso, al finanziamento del muro anti-migranti al confine messicano con 5,7 miliardi di dollari. Lo shutdown è in corso dal 18 giorni.

Che il clima fosse tesissimo lo si era capito poche ore prima, quando parlando agli americani in diretta tv e a reti unificate il presidente americano non ha ceduto di un millimetro sulla proposta simbolo della sua ascesa alla Casa Bianca. Ma il giorno dopo il discorso rivolto alla nazione il tycoon si scopre più vulnerabile, costretto a fronteggiare non solo i democratici che lo accusano di tenere in ostaggio il Paese con lo shutdown, ma anche un crescente numero di repubblicani avviliti da una situazione che da venti giorni sta bloccando il governo federale in nome di una promessa elettorale. Con un milione di dipendenti a casa e senza paga e una lunga lista di servizi pubblici essenziali paralizzati.

Gli ultimi a lanciare l'allarme sono gli esperti dell'agenzia internazionale di rating Fitch: se lo shutdown dovesse proseguire e avere un impatto sul tetto del debito gli Stati Uniti rischiano la "tripla A", con tutte le conseguenze del caso sui mercati. Più monta l'escalation voluta dal presidente americano, dunque, più monta la pressione sulla Casa Bianca. Tanto che il tycoon prima di ricevere nuovamente i leader del Congresso nell'ennesimo tentativo di sbloccare l'impasse sale a Capitol Hill per confrontarsi proprio con i rappresentanti del partito repubblicano per cercare di frenare la fronda interna.

Al suo fianco il vicepresidente Mike Pence, che in queste ore è il grande mediatore al lavoro per evitare il peggio. Non lo aiuta l'atteggiamento di Trump che - alla vigilia della sua visita al confine con il Messico - resta irremovibile sulle sue posizioni: finché non si stanziano 5,7 miliardi di dollari per finanziare il muro col Messico lo shutdown andrà avanti, ha detto, spiegando ai suoi come "sarebbe stolto e insensato" cedere adesso ai democratici. E tenendo viva l'ipotesi di usare i suoi poteri esecutivi per dichiarare lo stato di emergenza nazionale per reperire i fondi aggirando il Congresso.

usa