Gli ultimi "one cent piece" sono stati coniati a Filadelfia. L'amministrazione Trump aveva già deciso lo stop per i costi eccessivi di produzione
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Dopo 232 anni di storia, gli Stati Uniti dicono addio al penny, la moneta da un centesimo di dollaro. Le ultime emissioni sono state coniate il 12 novembre alla Zecca di Filadelfia, chiudendo così una tradizione iniziata nel lontano 1793. La decisione di ritirare definitivamente il "one cent piece" era stata presa dall'amministrazione Trump nel mese di febbraio, ritenendo la moneta ormai irrilevante e troppo onerosa da mantenere in circolazione.
Nel 2024 il costo complessivo per produrre e distribuire un penny aveva raggiunto i 3,69 centesimi di dollaro, con una perdita di 2,69 centesimi per ogni pezzo coniato. Un divario che ha reso il piccolo centesimo "antieconomico", spingendo il governo a sospenderne la produzione e a mandarlo "in pensione" dopo oltre due secoli.
Il penny fece il suo esordio negli Stati Uniti da poco indipendenti nel 1793, proprio a Filadelfia, e nelle prime versioni mostrava la Statua della Libertà. Nel 1909, in occasione del centenario della nascita di Abraham Lincoln, il volto del presidente sostituì il simbolo originario e rimase da allora l'emblema raffigurato sulla moneta. I primi penny erano realizzati interamente in rame, ma dal 1982 la composizione cambiò: 97,5% di zinco e 2,5% di rame.