FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Unicef e Oms: "Nel mondo una persona su tre senza acqua potabile sicura"

Per 3 miliardi di persone non è possibile neppure lavarsi le mani disponendo di acqua e sapone in casa

Unicef e Oms:
ansa

Nel mondo una persona su tre non ha accesso all'acqua potabile sicura.

Lo rivela il rapporto "Progress on drinking water", di Unicef e Organizzazione mondiale della Sanità. Non solo: "Più della metà del mondo non ha accesso a servizi igienico-sanitari sicuri", viene denunciato nel report. Il "mero accesso all'acqua non basta. Se è sporca o insicura, non stiamo aiutando i bambini a livello globale", afferma l'Unicef.

Infatti, sottolinea Ann Naylor dell'Unicef, "se l'acqua non è pulita, sicura da bere o è troppo lontana da raggiungere, e se l'accesso ai servizi igienici è limitato, allora non stiano lavorando a favore delle nuove generazioni".

Secondo il rapporto, circa 2,2 miliardi di persone a livello mondiale non dispongono di servizi per l'acqua potabile, 4,2 miliardi non dispongono di servizi igienici sicuri. Per 3 miliardi di persone, inoltre, non è possibile neppure lavarsi le mani disponendo di acqua e sapone in casa. Secondo Unicef e Oms, dunque, se "progressi significativi sono stati fatti per l'accesso universale di base all'acqua, ci sono tuttavia grandi differenze nella qualità dei servizi forniti".

"Se i vari Paesi falliranno negli sforzi per garantire acqua sicura e servizi igienico-sanitari - ha avvertito Maria Neira, Director Department of Public Health dell'Organizzazione mondiale della Sanità - continueremo a vivere insieme a malattie che già da tempo sarebbero dovute essere nei libri di storia: malattia come diarrea, colera, tifo, epatite A e malattie tropicali dimenticate. Investire in acqua, sanità e igiene è vantaggioso per la società sotto molteplici aspetti ed è - rileva - una base essenziale per la salute pubblica".