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Ucraina, il quotidiano tedesco Die Welt assume la giornalista russa "no war"

Marina Ovsyannikova era stata arrestata e poi rilasciata dalle forze dopo aver mostrato un cartello contro la guerra alle spalle di una collega che stava conducendo il telegiornale

Dal blitz in diretta sul Primo Canale al volontariato per i profughi ucraini in Russia: riecco la giornalista anti-guerra Marina Ovsyannikova... con polemica

Ha indossato un piumino con la scritta sulla schiena "Ogni vita umana non ha prezzo" e ha caricato su un furgone buste di abiti e scarpe da donare ai profughi ucraini ospitati nella regione di Kaluga, in Russia. Marina Ovsyannikova, protagonista del blitz in diretta tv sul Primo Canale russo per dire no alla guerra in Ucraina, ha smesso i panni della giornalista per indossare quelli della volontaria. Non senza polemica. Raccontando, infatti, l'esperienza di raccolta di donazioni tra amici e vicini di casa e di consegna dei beni nel sanatorio di Zvezdny, la Ovsyannikova riferisce che non è riuscita ad entrare nella struttura, neanche senza telecamere, e che il direttore del sanatorio, prima interpellato per sapere di cosa avesse bisogno, nel faccia a faccia le ha detto di avere tutto e di poter ricevere solo oggetti nuovi. Quelli usati sarebbero stati consegnati alla Croce Rossa. "Ho solo poche foto rimaste di questo viaggio - ha raccontato la reporter sul suo canale Telegram. - Ai giornalisti che hanno viaggiato con me è stato vietato di pubblicare video. Ma spero davvero che tutte le nostre cose alla fine raggiungano i bisognosi". "E' un peccato - ha concluso - non aver potuto parlare con gli ucraini e trasmettere loro di persona parole di sostegno e amore".

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Marina Ovsyannikova, la giornalista russa "no war" che ha interrotto la diretta del telegiornale per protestare contro la guerra in Ucraina, è stata assunta come corrispondente dalla Die Welt. Lo ha annunciato il proprietario del quotidiano tedesco, Axel Springer, che ha precisato: "Marina riferirà per il cartaceo e per il canale di notizie tv da Ucraina e Russia".

 

E proprio la Ovsyannikova ha commentato così l'assunzione: "Come giornalista, considero mio dovere difendere la libertà". La giornalista era stata arrestata e poi rilasciata dalle forze dell'ordine russe, dopo aver mostrato un cartello contro la guerra alle spalle di una collega che stava conducendo il telegiornale.

 

Il direttore della testata, Ulf Poschardt, ha detto: "Marina ha avuto il coraggio, in un momento decisivo, di far confrontare gli spettatori russi con la realtà. Ha difeso la professione, nonostante la censure". Poschardt ha inoltre spiegato, alla Dpa, di ritenere che la situazione della sicurezza della giornalista divenuta nota per la sua coraggiosa protesta nel corso di un telegiornale della tv russa, potrebbe migliorare anche grazie al fatto che adesso lavori per un giornale tedesco, "perché attraverso questo ottiene più visibilità", ha detto.

 

Alla domanda se il giornale voglia anche inviare un segnale politico con questa assunzione, Poschardt ha risposto: "Facciamo giornalismo, non politica. Un giornalismo buono, coraggioso e incorruttibile è una minaccia per ogni autocrate e dittatore".

 

 

 

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