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Ucraina, Biden chiederà a Congresso altri aiuti per Kiev: 13,7 mld | Mosca accusa Washington: Usa quasi coinvolti in guerra

Via libera dal G7 al tetto sul prezzo del petrolio russo. Medvedev: "Con il price cap non riforniremo più l'Europa"

di Redazione online
03 Set 2022 - 00:08

La guerra in Ucraina giunge al suo 191esimo giorno. I ministri delle finanze del G7 hanno approvato il piano che prevede di fissare un tetto al prezzo del petrolio che proviene dalla Russia. Mosca, per bocca di Medvedev, aveva fatto sapere che di fronte a tale ipotesi "non avrebbero garantito più rifornimenti all'Europa". Il Cremlino mette poi in guardia gli Stati Uniti dal fornire armi a lunga gittata all'Ucraina, affermando che Washington è "sull'orlo di un coinvolgimento diretto nel conflitto". Biden annuncia che chiederà al Congresso 13,7 miliardi di dollari per aiutare l'Ucraina


Le forze ucraine hanno ripreso a cannoneggiare la centrale nucleare di Zaporizhzhia, secondo quanto affermano fonti locali dell'amministrazione russa del territorio occupato, citate dall'agenzia russa Tass.


"Una perdita di olio non costituisce una ragione tecnica sufficiente a giustificare la chiusura del gasdotto Nord Stream" e quindi l'interruzione di fornitura di gas alla Germania e all'Europa da parte della russa Gazprom. Lo dichiara il colosso tedesco Siemens, che costruisce le turbine che permettono al gasdotto di funzionare.


Gli Stati Uniti lavoreranno nelle prossime settimane per definire un tetto globale al prezzo del petrolio russo. Lo ha annunciato la portavoce della Casa, Bianca Karine Jean-Pierre, sottolineando che la mossa "ridurrebbe significativamente gli introiti di Putin per sostenere la guerra in Ucraina" e "offrirebbe a più Paesi una leva migliore per fare accordi energetici con Mosca".



Joe Biden chiederà al Congresso degli Stati Uniti 13,7 miliardi di dollari per aiutare l'Ucraina contro l'invasione russa. Due miliardi saranno destinati ad affrontare l'impatto della guerra sulle forniture energetiche americane.


L'Ucraina ha riferito di aver colpito una base russa a Energodar, la città dove si trova la centrale nucleare di Zaporizhzhia occupata dalle truppe russe. "Nelle località di Kherson e di Energodar, attacchi precisi delle nostre truppe hanno distrutto tre sistemi di artiglieria nemici, oltre a un deposito di munizioni", ha affermato l'esercito ucraino nel suo rapporto serale.


La ministra francese per la Transizione energetica, Agnes Pannier-Runacher, ha annunciato che il colosso francese dell'elettricità Edf si è impegnato a riavviare tutti i suoi reattori nucleari entro questo inverno. L'obiettivo è aiutare il Paese a superare l'ampia crisi energetica aggravata dalla guerra in Ucraina. La Francia dipende dall'energia nucleare per circa il 67% dell'elettricità, più di qualsiasi altro Paese, e dal gas per circa il 7%. Al momento, 32 dei 56 reattori nucleari francesi, tutti gestiti da Edf, sono fermi per la consueta manutenzione e, in alcuni casi, per riparare problemi di corrosione.


Il viceministro degli Esteri russo, Sergei Ryabkov, ha messo in guardia Washington dal fornire armi a lunga gittata all'Ucraina, affermando che gli Stati Uniti sono "sull'orlo di un coinvolgimento diretto nel conflitto". Ryabkov ha poi ricordato la dottrina militare della Russia, che prevede l'uso di armi nucleari in caso di minaccia all'esistenza dello Stato. "Abbiamo ripetutamente avvertito gli Stati Uniti delle conseguenze che potrebbero verificarsi qualora continuassero a inondare l'Ucraina di armi", ha aggiunto.


Il settore bancario russo ha subito perdite pari a 1.500 miliardi di rubli (25 miliardi di euro al cambio attuale) nella prima metà dell'anno a causa delle sanzioni. Lo ha detto il primo vice governatore della Banca centrale, Dmitry Tulin, sottolineando che si tratta del primo bilancio in rosso negli ultimi sette anni.


"Mettiamo in guardia gli Usa dal fare passi provocatori, compresa la fornitura (all'Ucraina) di armi di sempre più lunga gittata e più distruttive". Lo ha detto il viceministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov, affermando che c'è ormai solo una "sottilissima linea a separare gli Stati Uniti dal diventare una parte in conflitto". "Le sfacciate forze anti-russe - avverte Ryabkov - non devono illudersi che tutto rimarrà immutato una volta che quella linea sarà stata superata". E' quanto riferisce l'agenzia Interfax. 


"Mettiamo in guardia gli Usa dal fare passi provocatori, compresa la fornitura (all'Ucraina) di armi di sempre più a lunga gittata e più distruttive". Lo ha detto il viceministro degli Esteri russo Serghei Ryabkov, affermando che c'è ormai solo una "sottilissima linea a separare gli Stati Uniti dal diventare una parte in conflitto". "Le sfacciate forze anti-russe - avverte Ryabkov - non devono illudersi che tutto rimarrà immutato una volta che quella linea sarà stata superata". Lo riferisce l'agenzia Interfax.


L'appoggio del G7 al 'price cap' "è un passo importante verso due obiettivi: negare i ricavi della Russia per finanziare la brutale guerra di Putin contro l'Ucraina e far pressione al ribasso sui prezzi globali dell'energia". Lo afferma il commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni. Il G7 lavorerà per "un'ampia coalizione globale per finalizzare la progettazione e il livello del tetto di prezzo e attuarlo congiuntamente, per massimizzarne l'efficacia", aggiunge. "La Commissione farà pienamente la propria parte lavorando per raggiungere l'unanimità tra i nostri 27 Stati membri per attuare questa misura nell'Ue".


Un nuovo scambio di prigionieri di guerra tra Ucraina e Russia è stato completato nella regione di Donetsk. Lo riferisce il Comando per il trattamento dei prigionieri di guerra di Kiev, citato da Unian. Nello scambio, durato due giorni, sono stati liberati 14 militari ucraini (10 soldati della 58esima brigata meccanizzata separata e 4 della 30esima brigata meccanizzata separata), che erano stati catturati a fine maggio. Tra i soldati rilasciati ci sono un ufficiale e un medico militare. Non è stato invece reso noto il numero dei soldati russi rilasciati. 


I ministri delle Finanze del G7 hanno approvato il piano che prevede di fissare un tetto al prezzo del petrolio proveniente dalla Russia. E' quanto riferisce l'agenzia Bloomberg. 



"Se la Russia chiudesse oggi il rubinetto del gas, con le scorte all'83%, all'inizio di gennaio saremmo costretti a razionare i consumi". Lo ha detto Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia. "Ma sarebbe meglio cominciare anche prima - ha aggiunto -, per non dover tagliare pesantemente nei mesi più freddi. Quest'inverno non avremo ancora i due nuovi rigassificatori di Piombino e Ravenna, se va bene arriveranno a maggio. Abbiamo aumentato le importazioni extra-Russia, circa 17 miliardi di metri cubi in più, ma non bastano a sostituire quei 29 miliardi che compravamo da Mosca". 


Il gas russo "non ci sarà più" in Europa se l'Ue imporrà il price cap. Lo ha dichiarato il vice capo del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev, come riporta la Tass. Commentando la richiesta del capo della Commissione europea, Ursula von der Leyen, di introdurre un tetto massimo per i prezzi del gas russo, Medvedev ha avvertito: "Sarà come per il petrolio. Semplicemente non ci sarà più gas russo in Europa".


I Paesi del G7 sono pronti ad approvare l'introduzione di un tetto al prezzo per gli acquisti globali di petrolio dalla Russia. Secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg, gli Usa sperano che la mossa allenti la pressione sul mercato dell'energia e tagli i ricavi di Mosca. I ministri delle finanze del G7 si riuniranno oggi con l'intenzione di approvare il piano che conterrà i limiti entro cui verrà fissato il tetto e una data possibili per l'avvio della misura. Dopo l'ok del G7, per renderlo operativo toccherà all'Ue modificare il sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia, che vieta acquisti di petrolio russo dal 5 dicembre. 


L'affidabilità del gasdotto Nord Stream, che trasporta il gas russo in Europa, è "minacciata a causa della mancanza di dotazioni tecnologiche". E' quanto afferma il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, aggiungendo: "Non ci sono riserve tecnologiche ed è in funzione solo una turbina, quindi fate voi i conti".


"Se i Paesi ostili metteranno un tetto ai prezzi sulle risorse energetiche russe, la Russia fornirà petrolio solo agli Stati che si adeguano alle condizioni del mercato". Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.


"Sono delle ferma convinzione che è tempo di un tetto al prezzo del gas dai gasdotti russi in Europa". Lo ha detto il presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, a margine della giornata di clausura dell'Unione in Baviera.


Sei dipendenti dell'Aiea rimarranno ancora qualche giorno presso la centrale nucleare di Zaporizhzhia, altri due resteranno su base permanente e "la Russia ne è felice". Lo afferma Mikhail Ulyanov, rappresentante permanente della Federazione Russa presso le organizzazioni internazionali a Vienna, secondo quanto riporta Ria Novosti. "Due persone rimarranno nell'impianto su base permanente. Lo apprezziamo, poiché la presenza internazionale è chiamata a dissipare numerose speculazioni sullo stato delle cose", ha affermato Ulyanov.


Le forze armate ucraine stanno creando "un rischio reale di disastro nucleare in Europa bombardando la centrale di Zaporizhzhia". Lo ha detto il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, negando che le truppe di Mosca abbiano concentrato armi pesanti all'interno o nei pressi dell'impianto.


Il primo ministro dell'Ucraina Denys Shmyhal, prima della sua visita in Germania, ha chiesto al governo di Berlino di fornire carri armati alle forze armate dell'Ucraina per respingere le forze armate russe. Lo riporta Unian. "Abbiamo bisogno di un cambiamento nella filosofia delle consegne di armi. Anche i moderni carri armati devono essere consegnati", ha detto Shmyhal.


Un team di esperti della Aiea resterà nella centrale nucleare di Zaporizhzhia fino al 4 o 5 settembre per valutare la situazione. Lo ha annunciato il direttore generale dell'Agenzia Onu, Rafael Grossi, riferisce la Tass. Grossi ha ribadito che l'integrità dell'impianto "è stata violata più volte" ma non può ancora valutare "se accidentalmente o deliberatamente".


Gli inviati dell'Aiea "hanno avuto accesso dovunque abbiano voluto" durante la visita di ieri alla centrale di Zaporizhzhia e ora le autorità filorusse locali si aspettano un rapporto imparziale. Lo ha detto Vladimir Rogov, membro del consiglio militare-civile della città di Energodar, dove sorge l'impianto. Rogov, citato dall'agenzia Tass, chiede all'Aiea di "mostrare tutto così com'è, senza giudizi politici". I russi accusano gli ucraini di bombardare da settimane l'area della centrale, mentre gli ucraini incolpano le forze di Mosca.


"Gli occupanti russi stanno facendo ogni sforzo per impedire alla missione dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica di conoscere il reale stato delle cose nella centrale nucleare di Zaporizhia. Stanno diffondendo manipolazioni e falsi informazioni". È l'accusa su Telegram, riportata da Ukrainska Pravda, dell'operatore ucraino Energoatom dopo l'ispezione dell'agenzia nucleare nella centrale occupata dai russi. Per l'operatore ucraino, "i russi mentono sui bombardamenti e sui danni alle infrastrutture della centrale e, prevedibilmente, incolpano le forze armate per questo". 


"Il nostro impegno per garantire la sicurezza alimentare resta forte. Confermiamo il nostro impegno a evitare una crisi alimentare nel mondo, impegno che può evitare una nuova crisi migratoria dall'Asia e dall'Africa verso l'Europa; in particolare dalle coste mediterranee verso l'Italia. Faremo tutto quanto perché questo non accada: il cibo ucraino è stato già spedito con successo a venti Paesi, compresi Etiopia e Yemen in cui la situazione è particolarmente grave. Siamo pronti ad aiutare a fermare il nuovo caos sui prezzi in Europa". Così Volodymr Zelensky, presidente dell'Ucraina, aprendo con un suo intervento in videoconferenza la 48esima edizione del Forum Ambrosetti a Villa d'Este a Cernobbio (Como).


"L'Ucraina è pronta ad aumentare l'export di elettricità verso l'Europa, ma per questo è importante che l'impianto nucleare di Zaporizhzhia rimanga connesso alla rete ucraina. La presenza russa nell'impianto ci impedisce di contribuire alla situazione dell'energia in Europa". Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo intervento al Forum Ambrosetti che si è aperto questa mattina a Cernobbio. "Il nostro export di energia potrebbe ridurre la pressione di Mosca sull'Europa e sull'Italia", ha proseguito. "Nonostante tutte le difficoltà, possiamo contribuire a soddisfare almeno l'8% dei consumi di elettricità dell'Italia".


"Faremo tutto per entrare nell'Unione europea, abbiamo iniziato le negoziazioni e saremo di certo insieme a voi in una Europa unita. Sono grato all'Italia e personalmente grato al primo ministro Mario Draghi per aver supportato il nostro paese per l'ingresso nella Ue e per averci protetto dall'aggressione russa". Lo ha detto il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, nel corso del suo intervento in video al Forum Ambrosetti di Cernobbio. Il presidente dell'Ucraina ha voluto anche ringraziare l'Italia "per aver dato accoglienza ai tanti rifugiati: non lo dimenticheremo mai", ha chiosato Zelensky.


L'Ucraina può diventare un hub energetico sostituendo la Russia nel fornire risorse energetiche: "C'è un grande potenziale di sviluppo dal punto di vista energetico e dell'energia verde con la produzione di idrogeno pulito e centrali elettriche verdi". Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un messaggio video in occasione dell'apertura della 48esima edizione del forum The European House - Ambrosetti.


La Russia ha chiesto una riunione del Consiglio di Sicurezza Onu per il 6 settembre sul presunto bombardamento da parte dell'Ucraina della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Lo ha detto il vice ambasciatore russo al Palazzo di vetro, Dmitry Polyanskiy, affermando che la richiesta arriva "alla luce dei continui bombardamenti della centrale da parte dell'Ucraina e dello sconsiderato tentativo del regime di Kiev di far deragliare la visita della missione Aiea". Mosca ha chiesto che all'incontro intervengano anche il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres e il capo dell'Aiea, Rafael Mariano Grossi.


Continuano i pesanti combattimenti nel sud dell'Ucraina, compresi i bombardamenti nel distretto di Enerhodar, vicino alla centrale nucleare di Zaporizhzhia occupata dai russi. Lo afferma il ministero della Difesa britannico, scrive il Guardian.


La situazione alla centrale nucleare di Zaporizhzhia "è calma". Lo ha detto a Ria Novosti, Volodymyr Rogov, membro dell'amministrazione filorussa locale secondo cui la fine dei "bombardamenti ucraini" potrebbe essere dovuta alla missione in corso da parte degli ispettori dell'Aiea.


"La protezione della centrale nucleare è una tutela contro il disastro nucleare". Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo intervento in video collegamento al Forum Ambrosetti in corso a Cernobbio. "Non possiamo permettere rischi nucleari", ha aggiunto.


Otto rappresentanti della missione Aiea e 4 assistenti sono rimasti alla centrale nucleare di Zaporizhzhia per lavorare. Lo riferiscono le autorità della cittadina di Energodar, scrive la Tass.


I russi non hanno permesso ai giornalisti ucraini e occidentali di entrare nella centrale nucleare di Zaporizhzhia. È l'accusa lanciata dal presidente ucraino, Voldymyr Zelensky, nel suo discorso notturno su Telegram. "Quando abbiamo incontrato il Sig. Grossi e i membri della missione Aiea a Kiev, abbiamo convenuto che sarebbero stati accompagnati da giornalisti dei media ucraini e internazionali. Giornalisti indipendenti, in modo che il mondo potesse vedere la verità", ha aggiunto il leader di Kiev sottolineando come questo invece non sia accaduto.


"Spero di incontrare in Italia il premier Mario Draghi". Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo intervento in video collegamento al Forum Ambrosetti a Cernobbio. "Draghi - ha aggiunto - ha dato molto sostegno al mio Paese, il suo impegno personale è stato molto apprezzato".


"Le autorità di Kiev, su ordine di Volodymyr Zelensky hanno cercato di infiltrare la delegazione dell'Aiea presso la centrale nucleare di Zaporizhzhia con le loro spie che lavorano sotto copertura giornalistica". Lo ha denunciato Vladimir Rogov, membro del consiglio principale dell'amministrazione filorussa locale.


Il centro di coordinamento di Istanbul ha autorizzato altre otto navi a lasciare l'Ucraina con un carico complessivo di circa 158mila tonnellate di alimenti. Lo fa sapere la Tass. Le navi cisterna per carichi secchi Nord Virgo e Fulmar S partiranno dal porto di Yuzhny dirette in Cina e Bulgaria con carichi rispettivamente di mais e semi di girasole. Il Mubariz Ibrahimov e lo Stella G partiranno da Odessa verso la Turchia e Israele con olio di semi di girasole e mais. La Katsuyama lascerà Chernomorsk con olio di girasole per l'India, la Mavka trasporterà olio di girasole in Romania, la Spring esporterà il grano in Turchia e la Ganga Star porterà la colza in Francia.


La nave "Lady Zehma", partita dall'Ucraina con un carico di 3.000 tonnellate di grano per l'Italia, si è arenata nel canale del Bosforo a Istanbul a causa di un malfunzionamento al timone. Lo rende noto la tv turca Trt secondo cui i controlli effettuati dalla guardia costiera non hanno rilevato feriti ma il traffico nel canale che separa le due sponde di Istanbul è stato momentaneamente interrotto. La nave era stata autorizzata a partire dal porto ucraino di Chornomorsk il 30 agosto ed è diretta a Ravenna.

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