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Tunisia: alle presidenziali un candidato gay | Prima volta in un Paese musulmano dove l'omosessualità è un reato

Mounir Baatour, 48 anni, avvocato, è cofondatore dellʼassociazione "Shams" che difende i diritti dei gay

Tunisia: alle presidenziali un candidato gay | Prima volta in un Paese musulmano dove l'omosessualità è un reato - foto 1
-afp

Svolta in Tunisia: c'è anche un avvocato gay tra i candidati alle presidenziali del 15 settembre.

Mounir Baatour, 48 anni, è cofondatore dell'associazione "Shams" per la depenalizzazione dell'omosessualità nel suo Paese. Si tratta di una prima assoluta nel mondo musulmano e, in particolare, per la Tunisia dove l'omosessualità è ancora un reato previsto dal codice penale e punibile con una pena fino a tre anni di carcere.

"Candidatura storica per la giovane democrazia tunisina - si legge nel comunicato pubblicato da Baatour sul proprio account Twitter - per la prima volta, nel mondo arabo-musulmano un candidato dichiaratamente gay corre per la massima carica dello Stato".

Per una condanna a tre mesi di reclusione per una vicenda mai chiarita, e da lui sempre negata, per il quale è stato incriminato nel 2013 da un tribunale tunisino, l'avvocato gay è osteggiato da un gruppo di associazioni a difesa del mondo LGBT che in una petizione ha scritto che la sua candidatura può rappresentare non solo una minaccia, ma un enorme pericolo per la comunità stessa.

Baatour rivendica di avere un "programma economico, ambientale e sociale fortemente riformatore", sottolineando che "il suo impegno testimonia la grande volontà del popolo tunisino, e in particolare dei suoi giovani, di veder soffiare un vento politico nuovo sul Paese e di sostenere in modo concreto la sua democrazia".