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Ultimo aggiornamento: un anno fa

LA TERRA TREMA

Terremoto al confine tra Turchia e Siria, per media Gb oltre 7.800 morti: devastata un'area di 450 chilometri | Decine di scuole e ospedali distrutti

Colpite 23 milioni di persone. Un 15enne è stato salvato dopo essere rimasto sepolto 35 ore sotto le macerie. Il ministro Musumeci: "Dall'Italia una nave e un ospedale da campo"

di Redazione online
08 Feb 2023 - 00:23

Per alcuni media Gb è di oltre 7.800 il bilancio provvisorio dei morti del terremoto che ha colpito il sud della Turchia, al confine con la Siria. Ci sono state diverse scosse e migliaia di edifici sono crollati e l'impatto del sisma è stato avvertito in un'area che si estende per circa 450 chilometri da Adana a ovest a Diyarbakir a est. L'Oms: "Fino a 23 milioni di persone potrebbero essere colpite dalle conseguenze del sisma". Decine di scuole, ospedali e altre strutture mediche ed educative sono state danneggiate o distrutte dalle scosse, "con un forte impatto sui bambini", riferisce Unicef. Intanto un incendio è divampato nel porto di Alessandretta, località costiera del sud-est della Turchia. Il ministro Tajani riferisce che è un 50enne veneto, Angelo Zen, l'italiano che risulta disperso. Finora sono state messe in salvo 8mila persone: recuperati dopo 28 ore sotto le macerie anche una donna e i suoi tre figli. Squadre e mezzi di soccorso stanno giungendo da tutto il mondo. Il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci: "Dall'Italia in arrivo una nave e attrezzature per ospedale da campo".


L'ultimo bilancio delle vittime del catastrofico terremoto in Turchia e in Siria ha superato quota 7.800. Lo riporta il quotidiano britannico The Guardian. In Turchia è stato confermato che 5.894 persone sono rimaste uccise, mentre 1.932 persone sono morte in Siria, per un totale di 7.826 vittime.
 


Il bilancio delle vittime del violento terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria è salito a oltre 7.100. Lo mostrano i dati ufficiali, mentre i soccorritori sono ancora alla ricerca di sopravvissuti intrappolati. Funzionari e medici hanno affermato che 5.434 persone sono morte in Turchia e 1.712 in Siria, portando così il totale delle vittime a 7.146.



 


È salito a oltre 6.200 morti il bilancio complessivo, fra Turchia e Siria, del potente terremoto che ieri ha colpito i due Paesi. È quanto emerge dai conteggi delle autorità locali e il bilancio sembra destinato a continuare a salire, dal momento che si continua a cercare sotto le macerie. In Turchia, secondo l'agenzia per la gestione delle emergenze, i morti hanno superato i 4.500 mentre i feriti sono circa 26mila. In Siria, il bilancio nelle zone controllate dal governo fornito dal ministero della Salute è di 800 morti e 1.400 feriti, mentre nel nord-ovest controllato dai ribelli il bilancio fornito dai Caschi bianchi è di almeno 900 morti e oltre 2.300 feriti.


E' salito a 1.970 il numero dei morti in Siria a seguito delle due violente scosse di terremoto di magnitudo 7.8 e 7.6 che ieri hanno colpito la Turchia meridionale e la Siria settentrionale. 


Oltre 7 milioni di bambini hanno bisogno di aiuti in Siria. Lo ha detto Andrea Iacomini, portavoce dell'Unicef Italia, in una dichiarazione. "Migliaia di bambini sono a rischio dopo il devastante terremoto che ha causato enorme distruzione in Siria. C'è il rischio che molti bambini rimangano soli", ha detto Iacomini.


"Questo è il terremoto più potente che ha colpito la regione in circa 100 anni ed è avvenuto nel momento peggiore possibile per i bambini e le famiglie vulnerabili nelle aree colpite. Decine di scuole, ospedali e altre strutture mediche ed educative sono state danneggiate o distrutte dalle scosse, con un forte impatto sui bambini". Lo ha detto il portavoce Unicef James Elder.


Sono almeno 3.703 le persone che hanno perso la vita a causa del terremoto che ha colpito il sud est della Turchia. Lo rende noto l'agenzia per le emergenze e i disastri turca Afad, come riporta Anadolu, facendo sapere che 22.286 persone sono rimaste ferite a causa del sisma.


Un adolescente di 15 anni, Mahmut Nebi Uygul, è stato salvato dopo essere rimasto sepolto sotto le macerie per 35 ore ad Adiyaman, città del sud est della Turchia colpita dal terremoto. Lo rende noto l'agenzia Anadolu facendo sapere che il ragazzo è stato trasferito in ospedale dove si trova anche il fratello più grande che era stato salvato in precedenza.


"Manca soltanto un italiano che non siamo riusciti a contattare. Si tratta di Angelo Zen, della provincia di Vicenza, siamo in contatto costante con la famiglia". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, al Tg3 in collegamento dall'Unità di crisi della Farnesina.


"Mentre il gruppo di specialisti italiani è già da stamane al lavoro in Turchia, stiamo predisponendo l'invio di altre unità e beni essenziali, compreso il necessario per attrezzare un importante ospedale da campo". Lo dichiara il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, al termine di una lunga riunione di lavoro con il capo del Dipartimento Fabrizio Curcio. L'ulteriore invio da parte dell'Italia è stato concordato nelle ultime ore con la Commissione europea, che coordina gli interventi degli Stati membri. "Una apposita nave della Difesa, messa a disposizione dalla Marina Militare - aggiunge Musumeci - curerà prima possibile il trasporto della missione italiana verso la Turchia".


"Sono vicino con tutto il cuore alle persone colpite dal terremoto in Turchia e Siria. Continuo a pregare per quanti hanno perso la vita, per i feriti, i familiari, i soccorritori. L'aiuto concreto di tutti noi li possa sostenere in questa immane tragedia". Lo afferma oggi papa Francesco in un tweet.


Le autorità turche affermano che circa 13,5 milioni di persone sono state colpite dal terremoto e che l'impatto è stato avvertito in un'area che si estende per circa 450 chilometri da Adana a ovest a Diyarbakir a est, e 300 chilometri da Malatya a nord a Hatay a sud. Sono state segnalate vittime fino a Hama, a circa 100 chilometri dall'epicentro del sisma.


Sono state almeno 300 le scosse registrate fra Turchia e Siria a partire dalla mezzanotte. Nell'arco di 13 ore la più forte è stata di magnitudo 5.5. Lo indica la lista riportata nel sito che aggiorna costantemente la situazione sismica nella zona, gestito dall'Università del Bosforo con l'Osservatorio di Kandilli, l'Istituto per la ricerca sui terremoti (Krdae) e il Centro regionale di monitoraggio e valutazione di terremoti e tsunami (Bdtim). Delle repliche registrate finora, sono state tre quelle di magnitudo uguale o superiore a 5 e almeno 34 quelle di magnitudo uguale o superiore a 4.


Almeno 3.549 persone hanno perso la vita nel terremoto che ha colpito il sud est della Turchia. Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, come riporta Anadolu, affermando che Il sisma non è solo "uno dei più grandi disastri" per la Turchia ma per la storia a livello mondiale. Sono 5mila i lavoratori del settore sanitario impiegati nei soccorsi e sono state allestite 54mila tende con 102mila letti, ha aggiunto il presidente turco.




Ha provocato uno spostamento del suolo fino a 10 metri, la nuova faglia che si è attivata ieri al confine fra Turchia e Siria. Lo ha detto il sismologo Alessandro Amato, dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). "E' avvenuto un movimento di tipo trascorrente", ossia il suolo è slittato orizzontalmente lungo i due lembi della faglia, "con un orientamento verso sinistra, in direzione dell'Egeo", ha detto ancora Amato. "Su alcune parti della faglia è stato calcolato uno spostamento della faglia fino a 10 metri".



Almeno 3.432 persone hanno perso la vita in Turchia nel terremoto. Lo rende noto l'agenzia per le emergenze e i disastri turca Afad, come riporta Anadolu, aggiungendo che i feriti sono 21.103.


Fino a 23 milioni di persone potrebbero essere colpite dal violento terremoto che ha ucciso migliaia di persone in Turchia e Siria, secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità. "Le mappe generali dell'evento mostrano che potenzialmente 23 milioni di persone sono esposte, tra cui circa cinque milioni di persone vulnerabili", ha dichiarato Adelheid Marschang, responsabile delle emergenze dell'Oms, al comitato esecutivo dell'agenzia sanitaria delle Nazioni Unite. 


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La polizia turca ha dichiarato di aver arrestato quattro persone per i post "provocatori che miravano a creare paura e panico" pubblicati sui social dopo il terremoto che ha colpito la Turchia meridionale. La polizia ha aggiunto che è in corso un'indagine più ampia sugli account dei social media, ma non ha fornito informazioni sul contenuto dei post. I social media turchi si sono riempiti di post di persone che lamentano la mancanza di sforzi di ricerca e soccorso nella loro zona, in particolare nella provincia di Hatay.


Oltre 8mila persone sono state salvate in Turchia dopo il terremoto che ha colpito il sud est del Paese, anche se nella notte ci sono state 312 scosse di assestamento e l'attività sismica nella zona resta alta. Lo ha detto il vice presidente turco Fuat Oktay, come riporta la tv di Stato Trt.


Sale ad almeno 5.016 il bilancio dei morti nel devastante terremoto: salgono a 3.419 le persone che hanno perso la vita nel sisma, mentre l'ultimo bilancio siriano è di 1.598, secondo le ong. In Turchia, dice il vicepresidente Fuat Oktai, i feriti sono 20.534.


Il bilancio dei morti nel terremoto in Turchia è salito a 3.419, secondo il vicepresidente Fuat Oktay. In Siria il conteggio è arrivato a oltre 1.550 decessi.


Tre cittadini taiwanesi rimasti intrappolati in un edificio crollato nel sisma sono stati estratti dalle macerie. Lo ha confermato il ministro degli Esteri di Taipei, Joseph Wu, rassicurando sulle condizioni dei superstiti. Il titolare della diplomazia taiwanese ha chiarito che i tre, membri dello stesso nucleo familiare, alloggiavano in Turchia al momento del crollo e sono stati successivamente trasferiti i un centro istitutio da Taiwan a Reyhanli, nei pressi del confine con la Siria. 


Un vasto incendio sta divampando da lunedì notte nel porto di Iskenderun (Alessandretta), località costiera nel sud-est della Turchia, e vicina al confine con la Siria, colpita dal terremoto. Lo rendono noto vari media locali secondo cui il fuoco potrebbe avere avuto origine dalla caduta di alcuni container nel porto dovuta al sisma. Il motivo dell'incendio però non è ancora stato ufficialmente determinato.


Sale a a 4.890 il numero totale delle vittime del potente terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria, secondo i dati ufficiali.


Un terremoto di magnitudo 5.3 si è verificato nella Turchia centrale, a pochi chilometri da Golbasi, riferisce il Centro sismologico europeo del Mediterraneo. La nuova scossa è stata registrata alle 4:13 ora italiana a due chilometri di profondità, a 5 chilometri dalla zona del Golbasi. E' stata preceduta e seguita da altre scosse nella parte centrale del Paese e da una di magnitudo 4.2 nella zona colpita lunedì dal sisma.


L'opposizione siriana afferma che "centinaia di famiglie" sono ancora intrappolate sotto le macerie, come riporta il Guardian. "Il tempo sta per scadere", ha detto il capo del servizio di protezione civile gestito siriana. Secondo l'Ap, l'Onu ritiene che in Siria a causa del sisma almeno 224 edifici nel nord-ovest del Paese sono stati distrutti e almeno 325 sono stati danneggiati, compresi i magazzini degli aiuti nell'enclave che ospita milioni di sfollati, la maggior parte dei quali vive già in case semidistrutte.


Il bilancio delle vittime del terremoto in Turchia è salito a 3.381, secondo i dati ufficiali. L'aggiornamento precedente, durante le notte, era di 2.921 morti.


Ventotto ore dopo il sisma, una donna e i suoi tre figli sono stati estratti dalle macerie di un edificio crollato nel distretto Nizip di Gaziantep, nel Sud della Turchia. Intorno all'edificio distrutto, i parenti dei residenti si sono affollati aspettando notizie dei loro cari ancora sotto le macerie.


La Turchia ha aggiornato a 2.921 il numero dei morti nel terremoto. Il dato porta il bilancio provvisorio complessivo delle vittime del sisma a 4.365, con le autorità siriane che da parte loro hanno contato finora 1.444 morti.


Un nuovo terremoto di magnitudo 4,4 è stato registrato nel Mediterraneo, a una distanza di 50,7 chilometri da Yayladagi, nella provincia di Hatay. Il sisma è stato segnalato a una profondità di 44,17 chilometri.


Joe Biden ha chiamato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e gli ha ribadito la disponibilità degli Stati Uniti a fornire tutta l'assistenza necessaria "al nostro alleato della Nato di fronte a questa tragedia". Il presidente americano ha poi sottolineato che "squadre Usa sono state dispiegate rapidamente per supportare gli sforzi di ricerca e soccorso turchi e coordinare l'assistenza alle persone colpite dal sisma".


Sono salite a oltre 3.800 i morti del terremoto turco-siriano. I feriti nella sola Turchia sono oltre 15mila.


Il presidente Recep Tayyip Erdogan ha proclamato 7 giorni di lutto nazionale in Turchia a seguito del sisma.


Il violento terremoto che ha colpito la Turchia sudorientale e la vicina Siria potrebbe causare fino a otto volte più vittime rispetto agli oltre duemila morti riportati dai bilanci provvisori. La previsione arriva dall'Oms. "C'è un potenziale di ulteriori crolli e numeri otto volte superiori ai numeri iniziali", ha detto Catherine Smallwood, responsabile delle emergenze dell'ufficio europeo dell'Organizzazione mondiale della sanità.

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