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Strage nella sinagoga di Pittsburgh, il killer incriminato con 29 capi d'accusa

Sotto accusa il presidente Trump: con le sue parole alimenta lʼestremismo di destra

Strage nella sinagoga di Pittsburgh, il killer incriminato con 29 capi d'accusa - foto 1
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Robert Bowers, l'uomo che ha compiuto la carneficina nella sinagoga di Pittsburgh, è stato formalmente accusato: nei suoi confronti sono stati presentati 29 capi d'accusa, anche quello di crimine d'odio.

Il killer è ancora ore in ospedale dopo la strage con cui ha ucciso 11 persone, ferendone altre sei. Secondo i suoi vicini era una persona normale, l'unica cosa particolare che ricordano è che teneva il volume della tv altissimo.

Accuse a Trump, con sue parole alimenta estremismo - Donald Trump nel mirino delle critiche per aver fomentato l'estremismo di destra che pone una minaccia alla sicurezza nazionale. Lo riporta il Washington Post. Le critiche, avanzate da più parti contro il presidente e i repubblicani, arrivano dopo giornate di difficili che hanno visto l'uccisione di due afroamericani in Kentucky, 13 pacchi bomba inviati a esponenti democratici e la sparatoria nella sinagoga di Pittsburgh. Eventi legati da un comune denominatore, avere come target specifici gruppi basati sulla razza, la religione o la politica.

Trump ha condannato gli incidenti ma, secondo i critici, le sue parole non sono abbastanza. "Le numerose dichiarazioni che rilascia, il fatto che si definisce un nazionalista, e i cori di minacce contro George Soros ai suoi comizi: è tutto collegato" afferma Cecilia Wang, vice direttore dell'American Civil Liberties Union.

Il killer usava un social network "libero" - Una piattaforma alternativa a Twitter e Facebook, che sostiene la "libertà di parola" consentendo di scrivere e leggere messaggi da 300 caratteri. Si tratta di Gab.com, il sito usato dal killer di Pittsburgh, Robert Bowers per postare i suoi messaggi antisemiti. La società ora si difende dalle critiche, che l'accusano di essere la piattaforma dell'estrema destra. "La nostra missione è molto semplice: difendere la libertà di espressione e quella individuale online per tutti. I social media spesso fanno emergere il meglio e il peggio dell'umanità" dice Gab.com, sulla quale sono approdati personaggi controversi cacciati dalle altre piattaforme, quali Milo Yiannopoulos e il suprematista bianco Richard Spencer. Apple l'ha vietata dal suo app store nel 2016, menzionando i contenuti pornografici e poi i discorsi di odio. Anche Google l'ha bloccata. Nelle ultime ore, dopo il massacro della sinagoga di Pittsburgh, ha interrotto i rapporti con Gab.com anche PayPal.

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