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Hollande: "La Francia è in stato di guerra" Agli alleati Ue: "Si dia il via alla solidarietà"

Il presidente parla alle Camere riunite dopo gli attentati. "Non siamo in uno scontro di civiltà perché questi assassini non ne hanno. Sono dei vigliacchi"

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"La Francia è in guerra". Lo ha dichiarato il presidente francese Francois Hollande a Versailles, di fronte alle Camere riunite in seguito agli attentati di Parigi. "Abbiamo affrontato ben altre prove" prima degli attacchi di venerdì, ha aggiunto, e "quelli che hanno voluto sfidarci sono stati i perdenti della storia". Quella che viviamo "non è una guerra di civiltà - ha concluso Hollande - perché questi assassini non ne hanno. Sono vigliacchi".

Hollande: "La Francia è in stato di guerra" Agli alleati Ue: "Si dia il via alla solidarietà"

Il presidente francese ha poi lanciato un appello per una "grande e unica coalizione con lo scopo di combattere questo esercito terroristico" dell'Isis.

L'Aula ha voluto osservare un minuto di silenzio in memoria delle vittime delle stragi, al quale è seguito un lungo e unanime applauso.


"L'Europa attivi il trattato di solidarietà" - Per tale obiettivo, Hollande ha chiesto "al ministro della Difesa di rivolgersi da domani ai suoi colleghi europei in base all'articolo 42.7 del trattato dell'Unione che prevede che quando uno stato è aggredito tutti gli stati membri devono dargli solidarietà di fronte all'aggressione".

"Il nemico non è un nemico della Francia, è un nemico dell'Europa. L'Europa non può vivere nella convinzione che le crisi che la circondano non abbiano effetto su di lei", ha detto ancora al Congresso francese. E sui raid lanciati da Parigi contro la Siria ha promesso che "la Francia intensificherà gli attacchi. Faccio i miei complimenti ai piloti francesi che hanno portato a termine l'operazione a Raqqa. Non dobbiamo contenere quest'organizzazione, la dobbiamo distruggere".

"Misure eccezionali contro il terrorismo" - Il numero uno dell'Eliseo ha auspicato che la legge francese si doti di "uno strumento per prendere misure eccezionali" senza bisogno di passare per lo stato di emergenza e "senza compromettere l'esercizio delle libertà pubbliche" per combattere contro il terrorismo, perché "questa guerra di un altro tipo richiede un regime costituzionale da stato di crisi".

"La Francia è patria dei diritti dell'uomo" - Hollande ha poi sottolineato i valori che reggono la convivenza in Francia, dicendo che "la nostra non è una repubblica qualsiasi ma porta avanti la concezione di uno Stato a servizio dei nostri cittadini: noi siamo la patria dei diritti dell'uomo. Sono qui per sottolineare l'unità nazionale e per sottolineare la nostra determinazione".

"Non ci lasciamo impressionare dai terroristi" - "I terroristi credono che il popolo libero possa essere impressionato dall'orrore ma invece no, la Repubblica francese ha ben sopportato queste prove, sempre viva - ha poi ripreso -. E il popolo francese è coraggioso e non si ferma", nonostante questi gravi fatti. Il presidente ha inoltre ricordato che "gli attentati sono stati pianificati in Siria, organizzati in Belgio e perpetrati sul nostro territorio, probabilmente con delle complicità". E ha precisato che le vittime erano cittadini "di 19 nazionalità" diverse.

"Francesi, continuate a vivere" - E ancora, rivolto al suo popolo, ha lanciato questo messaggio: "La Francia deve restare se stessa. Continuate a uscire, continuate a vivere. L'imminente Conferenza sul clima sarà un momento di speranza e solidarietà".

"Con Obama e Putin per unire le forze" - "Nei prossimi giorni - ha annunciato - incontrerò i presidenti Obama e Putin per unire le nostre forze" contro l'Isis. Hollande ha inoltre deplorato che la comunità internazionale sia "incoerente e divisa" sulla crisi siriana. "Con Obama e Putin per unire le forze" - "Nei prossimi giorni - ha annunciato - incontrerò i presidenti Obama e Putin per unire le nostre forze" contro l'Isis. Hollande ha inoltre deplorato che la comunità internazionale sia "incoerente e divisa" sulla crisi siriana.

"Espellere gli stranieri pericolosi" - "Dobbiamo espellere più rapidamente gli stranieri che rappresentano una minaccia di particolare gravità per la nostra sicurezza", e "poter impedire a una persona con doppia nazionalita' di rientrare sul nostro territorio se costituisce un rischio terrorista". Lo ha detto Francois Hollande davanti al congresso francese.

"Cambiare la Costituzione per battere l'Isis" - In Francia abbiamo bisogno di un "regime costituzionale in grado di gestire la lotta a questo nemico", ha poi dichiarato il presidente, chiedendo la modifica dell'articolo 36, quello sullo stato d'emergenza. "Ritengo, in coscienza, che dobbiamo far evolvere la nostra Costituzione per agire contro il terrorismo di guerra", evocando quindi anche riforme dell'articolo 16 (sui poteri straordinari del presidente in caso di minaccia allo Stato).

Hollande ha poi ribadito che già da mercoledì sarà presentato un "progetto di legge per prolungare lo stato d'emergenza a tre mesi e di adattarlo alle tecnologie e alle minacce con le quali ci confrontiamo oggi". E ha aggiunto che è in ogni caso "necessario che l'Europa accolga con dignità chi rientra nel diritto d'asilo, ma rimandi nel suo Paese chi non lo ha".

"Cinquemila poliziotti in più in due anni" - In Francia "5.000 posti di lavoro supplementari per polizia e gendarmeria saranno creati nei prossimi due anni", ha assicurato il presidente, e il personale della Difesa non subirà alcun taglio "fino al 2019. In queste circostanze, il patto di sicurezza vince sul patto di stabilità".