Trattate "come fossimo criminali e invece eravamo noi le vittime", ha detto una delle giovani
Una 22enne di Firenze, Ambra Morelli, studentessa di Psicologia a Padova e pallanuotista della Rari Nantes Florentia, ha raccontato - su Instagram e al quotidiano La Nazione - di essere stata aggredita insieme a un'altra giovane prima da un gruppo di ragazzi e poi dalla polizia mentre si trovava in vacanza a Valencia con altre sette amiche, tutte fiorentine. L'episodio sarebbe accaduto il 9 agosto all'uscita di una discoteca.
Il racconto della ragazza - "Eravamo uscite da poco dalla discoteca Marina Beach, che chiudeva alle 3.30. Stavamo fumando una sigaretta mentre cercavamo di chiamare un taxi per tornare a casa. È volata una scarpa da un altro gruppo di giovani ed è atterrata vicino a noi, così in totale tranquillità l’ho presa per riportargliela. Un ragazzo si è avvicinato, me l'ha strappata via di mano con violenza e ha iniziato a insultarmi. Una mia amica, allora, è arrivata in mio soccorso e ha detto al giovane di andarsene, ovviamente un po’ innervosita ma sempre a debita distanza. Questo individuo allora le ha tirato un calcio forte sugli stinchi e ha cominciato a sputarci addosso, non una ma ripetute volte con ovviamente insulti irripetibili annessi. A quel punto come si consiglia a ogni donna vittima di violenza abbiamo cercato di far valere la nostra voce e, facendoci forza l’un l’altra, abbiamo spinto il ragazzo che per ovvi motivi non ha subito minimamente il colpo. Le nostre amiche hanno poi cercato di tranquillizzarci e di mandare via il tizio che continuava a sputarci pure da lontano”, ha raccontato la 22enne su Instagram.
Ad un certo punto sarebbe arrivata la polizia. "Siamo andate incontro pensando che ci salvassero", ha raccontato poi Morelli alla Nazione, invece "un'agente donna ha strattonato me e una mia amica, Matilde. Poi è arrivato uno più grosso e ci ha trascinato sulla sabbia e sbattute a terra. Io ero con la faccia sulla sabbia non respiravo, Matilde sembrava svenuta". Poi "ci hanno fatto rialzare in piedi, chiesto i documenti e detto: 'Vi è andata bene perché oggi siamo buoni sennò eravate già in manette'. Come fossimo criminali e invece eravamo noi le vittime", ha proseguito la giovane.
Le ragazze hanno scelto di andare in ospedale. "Eravamo doloranti ma niente di rotto", ha concluso la 22enne per poi dire al quotidiano di non voler fare denuncia "perché significherebbe andare in Spagna e fare tutto a nostre spese con chissà quali risultati. Non è che ci fidiamo molto della giustizia. Io però ho fatto anche un post perché si sappia cosa accade". Anche a Lloret de Mar, la cittadina catalana dove Niccolò Ciatti fu ucciso a 22 anni per un pestaggio, "siamo state testimoni di un episodio simile", ha ricordato Ambra Morelli.