dubbi sull'applicazione

Bici e monopattini a passo d'uomo: in Slovacchia arriva il limite di 6 km/h sui marciapiedi

La norma entrerà in vigore dal primo gennaio 2026 e prevede multe fino a 100 euro. Critiche da diverse associazioni, che ne contestano la praticabilità

14 Nov 2025 - 14:53
 © Afp

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Il Parlamento della Slovacchia ha approvato una legge che impone un limite di velocità di 6 chilometri orari a chi utilizza biciclette, monopattini, pattini e altri mezzi simili sui marciapiedi. La misura, voluta dal governo guidato dal primo ministro Robert Fico, punta a ridurre incidenti e rischi per i pedoni nelle aree urbane. Entrerà in vigore il primo gennaio 2026 e prevede sanzioni fino a 100 euro per chi supera il limite. La decisione, però, ha immediatamente sollevato critiche, con diverse associazioni che ritengono irrealistico mantenere una velocità così bassa, soprattutto per i ciclisti.

Il contenuto della nuova legge e le sanzioni previste

 La legge approvata dal Parlamento slovacco estende il limite di 6 km/h a tutte le persone che utilizzano marciapiedi con mezzi leggeri, dai pattini a rotelle ai monopattini, inclusi gli skateboard e altri dispositivi sportivi. Il limite riguarda anche i ciclisti autorizzati a transitare sui marciapiedi, come i bambini di età inferiore ai 10 anni e gli adulti che li accompagnano. La normativa, secondo quanto precisato dal ministero dell'Interno, non riguarda invece i pedoni, che potranno continuare a camminare o correre senza restrizioni. Le violazioni potranno essere sanzionate con multe fino a 100 euro, anche se al momento non sono stati chiariti i criteri con cui verranno effettuati i controlli, un punto che diversi osservatori ritengono centrale per l'applicazione effettiva del provvedimento.

Le motivazioni del governo e i dati sulla sicurezza

 Secondo il governo slovacco, la nuova soglia di velocità serve a ridurre il rischio di collisioni tra pedoni e altri utenti delle aree pedonali. L'esecutivo ha spiegato che l'obiettivo è rendere più sicuri i percorsi urbani, richiamando i dati sugli incidenti diffusi dalla polizia, che per lo scorso anno indicano 67 morti tra i pedoni e 22 vittime tra ciclisti e utenti di monopattini. Sebbene i numeri siano in linea con quelli di altri Paesi europei in proporzione alla popolazione, le statistiche non specificano quanti di questi incidenti si siano verificati sui marciapiedi. Questa mancanza di dettaglio alimenta il dibattito pubblico sull'effettiva incidenza della misura e sulla sua capacità di migliorare la sicurezza stradale.

Le critiche delle associazioni: "Limite difficile da rispettare"

 Le associazioni che promuovono la mobilità sostenibile hanno contestato apertamente il limite, giudicandolo impraticabile. Dan Kollar, presidente di Cyklokoalícia, ha parlato di una norma "senza senso", sostenendo che una velocità così bassa rende difficile mantenere l'equilibrio in bicicletta. Ha inoltre evidenziato come il limite verrebbe superato facilmente anche dai bambini più piccoli, che proprio per legge sono autorizzati a utilizzare i marciapiedi. Secondo Kollar, il rischio è quello di introdurre una regola che verrebbe infranta quotidianamente, trasmettendo un messaggio sbagliato ai più giovani. Critiche analoghe sono arrivate anche da gruppi come Concerned Mothers, che hanno chiesto al presidente di non firmare la legge.

Le incognite sui controlli e l'applicazione pratica

 Restano da definire le modalità con cui le autorità slovacche verificheranno il rispetto del limite. Al momento non è chiaro se verranno introdotti strumenti specifici per la misurazione della velocità o se il controllo sarà affidato esclusivamente alla discrezionalità degli agenti. Alcuni osservatori sottolineano che la difficoltà tecnica nell'accertare violazioni così minime potrebbe generare incertezze nell'applicazione della norma. Intanto il dibattito rimane aperto, in attesa della firma definitiva e dell'entrata in vigore prevista per l'inizio del prossimo anno.