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Sisma in Indonesia, coppia di italiani superstite: "Vivi per miracolo"

Mario e Carlotta raccontano la loro "drammatica" esperienza: "Ci è crollato tutto addosso". Fonti della Farnesina: "Stiamo lavorando senza sosta per garantire il rientro degli italiani in sicurezza"

Sisma in Indonesia, coppia di italiani superstite:
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"Siamo vivi per miracolo": queste le parole di Mario e Carlotta, una coppia di italiani di rientro in Italia dalle vacanze in Indonesia, interrotte dal terribile sisma di due giorni fa che ha provocato decine di vittime.

"Ci è crollato tutto addosso, stavamo scendendo le scale del resort nelle isole Gili quando è venuto giù tutto. Così siamo corsi al mare per cercare un punto sicuro, è stata un'esperienza drammatica", hanno raccontato.

"Ci avevano detto che sarebbero stati predisposti tre voli speciali ma in tutta la giornata di ieri non ne è partito neanche uno", ha riferito la coppia durante lo scalo a Doha in attesa di prendere l'aereo per Milano.

"Abbiamo passato la notte in collina per la paura di tsunami dopo il terremoto, eravamo con Aldo Montano. Sul posto non abbiamo ricevuto alcuna assistenza, se non le prime cure mediche da parte del personale del resort", hanno aggiunto.

"E' stata la notte più lunga della nostra vita - ricorda Carlotta in un post su Facebook -. All'alba di quello che c'era poco prima rimaneva solo un cumulo di macerie. Feriti alla testa, alle braccia, alle gambe, abbiamo dovuto lottare e pregare e litigare per salire sul traghetto per Lombok. Mario e io eravamo gli unici feriti gravi. Dovevamo salire, tornare a casa. E ancora la terra tremava forte. Arrivati in aeroporto, era il caos. E noi soli a lottare per arrivare a casa".

Poi, l'accusa alla Farnesina e alle autorità. "Siamo stati abbandonati a noi stessi - scrive Carlotta -, Da soli. In un posto non organizzato per un'emergenza nazionale. Eravamo soli e soli ci siamo salvati o quasi. Siamo vivi ma distrutti e non dico solo fisicamente, lo siamo nel cuore e nella testa".

Fonti diplomatiche: "Garantire il rientro degli italiani" - Ed ecco la nota diffusa da fonti del ministero degli Esteri sul disastro in Indonesia. "Si è protratto ininterrottamente durante la notte il lavoro di verifica, orientamento e assistenza messo in campo dall'Unità di crisi della Farnesina e dalla rete diplomatica italiana in Indonesia a favore degli italiani presenti nell'area colpita dal sisma - si legge in un comunicato -. Migliaia sono stati i contatti gestiti dalle articolazioni della Farnesina (famiglie in Italia, connazionali in loco, connazionali in procinto di partire per l'Indonesia)".

"La priorità è il più rapido possibile rientro verso le isole maggiori (Lombok e Bali) con i mezzi messi a disposizione dalle autorità locali - continua la nota -, in una adeguata cornice di sicurezza, considerate anche le difficili condizioni del mare in questi giorni. L'unità di crisi e l'ambasciata d'Italia a Jakarta sono in stretto contatto con le autorità indonesiane - fortemente sotto pressione in un contesto caratterizzato da infrastrutture limitate e da una numerosa presenza di turisti di diverse nazionalità - e continuano a sollecitare la massima possibile assistenza a favore dei connazionali. Stretto è il raccordo anche con i principali partner europei in loco".

Il comunicato fa sapere infine che "una missione consolare della nostra ambasciata, disposta in raccordo con l'unità di crisi, è giunta a Lombok da Jakarta, per fornire ogni possibile, ulteriore supporto, anche sul fronte dei documenti per il rientro in Italia dei connazionali".