Polonia, entra in vigore il bando quasi totale dell'aborto
Nonostante le proteste di piazza delle scorse settimane, la controversa sentenza del tribunale polacco diventa esecutiva
Entra in vigore in Polonia la controversa sentenza del tribunale polacco che impone un divieto quasi totale dell'aborto. Lo ha reso noto il governo, in un annuncio che potrebbe suscitare grandi proteste. "La sentenza sarà pubblicata sul Journal of Laws", ha affermato su Twitter il centro informazioni del governo. Il gruppo di protesta Women's Strike si prepara a nuove manifestazioni.
Il tribunale ha pubblicato una giustificazione di quanto deciso lo scorso ottobre per rafforzare quella che era già una delle leggi più severe dell'Unione europea sull'interruzione della gravidanza. Secondo il chiarimento di 154 pagine del tribunale, l'aborto è ammissibile se c'è un'alta probabilità di danni irreversibili o letali al feto insieme, se la vita della madre è in pericolo e nei casi di incesto e di stupro.
Da settimane, dunque, in Polonia, e principalmente a Varsavia, vanno in scena proteste per il diritto all'aborto. Le manifestazioni sono iniziate il 22 ottobre dopo che è stata bandita l'interruzione volontaria di gravidanza tranne che nei casi di stupro e incesto o quando la vita della madre è in pericolo.
Ora il gruppo Women's Strike si prepara a scendere di nuovo in piazza dopo che la Corte Costituzionale ha chiarito una sentenza che vieta l'aborto.
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