Il monito di Leone XIV all'Angelus
Papa Leone lancia un appello per la pace all'indomani dei raid Usa sui siti nucleari iraniani e, all'Angelus, prega così: "Oggi più che mai l'umanità grida e invoca la pace: è un grido che chiede responsabilità e ragione e non dev'essere soffocato dal fragore delle armi e da parole retoriche che incitano al conflitto. Fermare la tragedia della guerra prima che essa diventi una voragine irreparabile". Secondo il Santo Padre "la guerra non risolve i problemi anzi li amplifica e produce ferite profonde nella storia del popolo che richiedono generazioni per rimarginarsi. Che la diplomazia faccia tacere le armi".
"La diplomazia faccia tacere armi, le nazioni traccino il loro futuro con la pace, non con conflitti sanguinosi", ha aggiunto papa Leone XIV al termine dell'Angelus.
"Non esistono conflitti lontani quando la dignità umana è in gioco. Nessuna vittoria armata potrà compensare il dolore delle madri, la paura dei bimbi, il futuro rubato", ha sottolineato.
"Carissimi, - ha concluso, - stasera faremo la Processione Eucaristica. Celebreremo insieme la Santa Messa e poi ci metteremo in cammino, portando il Santissimo Sacramento attraverso le vie della nostra città. Canteremo, pregheremo e infine ci raccoglieremo davanti alla Basilica di Santa Maria Maggiore per implorare la Benedizione del Signore sulle nostre case, sulle nostre famiglie e su tutta l'umanità. Sia questa Celebrazione un segno luminoso del nostro impegno ad essere ogni giorno, partendo dall'Altare e dal Tabernacolo, portatori di comunione e di pace gli uni per gli altri, nella condivisione e nella carità".